Partecipo con vera e profonda mestizia al dolore che ha ancora una volta sconvolto la comunità monastica dell'Abbazia Madonna della Scala di Noci. Don Anselmo è stato un esempio di bontà per quanti hanno avuto la fortuna di avvicinarlo. Ha vissuto in pienezza il carisma donatogli dal Signore: l'amore per il canto gregoriano, di cui era, a livello mondiale, uno dei massimi esperti e cultori. Tale inestimabile eredità passa alle sue dilette figlie spirituali del coro "Novum gaudium", da lui fondato e diretto "usque ad mortem", con la speranza che esse continuino per la strada tracciata dal loro padre e maestro. Infine, voglio ricordare Don Anselmo per l'umiltà benedettina da lui magistralmente professata. Egli non amava i salamelecchi e la stima che si procurava dalla gente era frutto della sua paziente dedizione agli altri, in particolar modo i giovani, ai quali molto volentieri trasferiva il suo amore per la musica sacra. Grazie Don Anselmo! Con te va via un amico, che, ne sono più che certo, ora dal Cielo ci manderà copiose benedizioni. IN PARADISUM DEDUCAN TE ANGELI, IN TUUM ADVENTU SUSCIPIAN TE MARTYRES, ET PERDUCANT TE IN CIVITATEM SANCTAM JERUSALEM. CHORUS ANGELORUM TE SUSCIPIANT ET CUM LAZARO QUONDAM PAUPERE AETERMAN HABEAS REQUIEM.
A Don Anselmo, vero esempio di bontà evangelica e di umiltà benedettina:
IN PARADISVM DEDVCANT TE ANGELI, IN TVVM ADVENTV SVSCIPIANT TE MARTYRES ET PERDVCANT TE IN CIVITATEM SANCTAM JERVSALEM. CHORVS ANGELORVM TE SVSCIPIANT ET CVM LAZARO QVONDAM PAVPERE AETERNAM HABEAS REQVIEM
Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo; nella sua grande misericordia egli ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. (Dalla lettera di San Pietro Apostolo)
Partecipo con vera e profonda mestizia al dolore che ha ancora una volta sconvolto la comunità monastica dell'Abbazia Madonna della Scala di Noci. Don Anselmo è stato un esempio di bontà per quanti hanno avuto la fortuna di avvicinarlo. Ha vissuto in pienezza il carisma donatogli dal Signore: l'amore per il canto gregoriano, di cui era, a livello mondiale, uno dei massimi esperti e cultori. Tale inestimabile eredità passa alle sue dilette figlie spirituali del coro "Novum gaudium", da lui fondato e diretto "usque ad mortem", con la speranza che esse continuino per la strada tracciata dal loro padre e maestro.
RispondiEliminaInfine, voglio ricordare Don Anselmo per l'umiltà benedettina da lui magistralmente professata. Egli non amava i salamelecchi e la stima che si procurava dalla gente era frutto della sua paziente dedizione agli altri, in particolar modo i giovani, ai quali molto volentieri trasferiva il suo amore per la musica sacra.
Grazie Don Anselmo! Con te va via un amico, che, ne sono più che certo, ora dal Cielo ci manderà copiose benedizioni.
IN PARADISUM DEDUCAN TE ANGELI,
IN TUUM ADVENTU SUSCIPIAN TE MARTYRES,
ET PERDUCANT TE IN CIVITATEM SANCTAM JERUSALEM.
CHORUS ANGELORUM TE SUSCIPIANT
ET CUM LAZARO QUONDAM PAUPERE
AETERMAN HABEAS REQUIEM.
A Don Anselmo, vero esempio di bontà evangelica e di umiltà benedettina:
RispondiEliminaIN PARADISVM DEDVCANT TE ANGELI,
IN TVVM ADVENTV SVSCIPIANT TE MARTYRES
ET PERDVCANT TE IN CIVITATEM SANCTAM JERVSALEM.
CHORVS ANGELORVM TE SVSCIPIANT
ET CVM LAZARO QVONDAM PAVPERE
AETERNAM HABEAS REQVIEM
Il Signore Gesù accolga P. Anselmo nelle sue braccia. Egli continuerà a lodarlo in paradiso.
RispondiEliminaraffa
Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo; nella sua grande misericordia egli ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. (Dalla lettera di San Pietro Apostolo)
RispondiEliminaGiuliana