Il 3 ottobre ricorre il pio transito del Serafico Padre
san Francesco d’Assisi, che, finalmente, poté salire alla gloria del Cielo e
porre termine alle sue innumerevoli sofferenze fisiche.
Il Santo,
infatti, sino alla morte, soffrì, oltre delle stigmate di cui abbiamo celebrato
giorni fa la festa,
anche di varie altre patologie. Se ne calcolano almeno una ventina tra le quali
varie malattie neoplastiche ed ulcerose ed emorragiche interne, anche una grave
patologia infiammatoria agli occhi, che gli causava dolori alla testa ed al
volto e che impose ai chirurghi di cauterizzare una zona estesa del volto
dall'occhio più malato sino all'arcata sopraccigliare e all'orecchio. Tale
patologia lo rese pressoché cieco. A ciò si aggiungano edemi generalizzati ed
uno stato di generale prostrazione dovuto ai prolungati digiuni. Dalle fonti
apprendiamo che quelle volte in cui era costretto ad alimentarsi, rendeva i
cibi insipidi, cospargendoli di cenere o aggiungendovi acqua fredda (FF 411, 1348).
Pur tra
queste sofferenze, per le quali gli era impossibile deambulare e persino talora
era arduo per lui il parlare, riuscì a fatica a dettare, poco prima della
morte, i versi finali del Cantico delle Creature: "Laudato
si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente
pò skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke
trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà
male.
Laudate et
benedicete mi’ Signore' et ringratiate et serviateli cum grande humilitate" (FF
263).
Morì la sera
di sabato 3 ottobre 1226 a pochi metri dalla chiesetta della Porziuncola, in
Assisi.
Pur però tra
queste sofferenze, il Santo ottenne da Dio molti conforti.
Celebre è la
promessa ricevuta da Signore - dopo una terribile notte fatta di tentazioni,
assalti di animali, roditori, ecc., nei pressi di San Damiano - di aver
meritato il Paradiso. In ragione di quella promessa, san Francesco l'indomani
mattina compose il Cantico e riuscì a sopportare ogni sofferenza
(FF 1591-1592, 1799).
In
un'occasione, allorché alloggiava - ormai malato - presso lo Speco di San
Francesco (già eremo di Sant'Urbano), vicino Narni - chiedendo di poter
assaporare del vino, trasformò, come Gesù a Cana, l'acqua del pozzo in ottimo
vino dopo averla benedetta con un segno di croce (FF 429, 839, 1367).
In altra
occasione, tra le sue sofferenze fisiche, volendo trovare conforto nella
musica, un angelo del Signore, una notte, suonò per lui una cetra con
soavissima melodia, che pareva al Santo di essere già in un altro mondo (FF
710, 1100, 1571).
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Giotto di Bondone, S. Francesco indica la morte, 1320 circa, transetto nord, Basilica inferiore di S. Francesco, Assisi |
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François Léon Bénouville, S. Francesco morente ritorna a S. Maria degli Angeli, nel 1226, e benedice Assisi, 1853, Musée d'Orsay, Parigi |
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François Léon Bénouville, S. Francesco ritorna, nel 1226, per l'ultima volta in Assisi ed alla sua vita la benedice, XIX sec., immagine devozionale |
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François Léon Bénouville, S. Francesco ritorna, nel 1226, per l'ultima volta in Assisi ed alla sua vita la benedice, 1856, collezione privata |
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Giotto di Bondone, Morte di S. Francesco, 1325, Basilica di S. Croce, Firenze |
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Giotto di Bonde, Morte ed ascensione dell'anima di S. Francesco, 1300 circa, Basilica Superiore di S. Francesco, Assisi |
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Domenico Ghirlandaio, Morte di S. Francesco, 1482-85, Cappella Sassetti, Basilica S. Trinità, Firenze |
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Bartolomé Carducho, Morte di S. Francesco, 1593, Museu Nacional de Arte Antiga, Lisbona |
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Anton van Dyck, S. Francesco d'Assisi in estasi ascolta musica angelica, 1627-32, Museo del Prado, Madrid |
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José Camarón Bonanat, Morte di S. Francesco, 1789, Museo del Prado, Madrid |
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Domenico Bruschi, Transito di S. Francesco, partic., Cappella del Transito, Basilica di S. Maria degli Angeli, Assisi |
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José Benlliure y Gil, S. Francesco benedice paternamente i suoi discepoli prima di morire, XX sec. |
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José Benlliure y Gil, Transito del glorioso Patriarca S. Francesco, XX sec. |
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Autore fiammingo anonimo, S. Francesco confortato dall'angelo musicante, XVI sec., collezione privata |
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Francesco Cozza, S. Francesco confortato da un angelo, XVII sec., collezione privata |
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Guido Reni, S. Francesco confortato da un angelo musicante, 1607, collezione privata |
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Guido Reni, S. Francesco confortato da un angelo musicante, 1605-10 |
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Giuseppe Cesari detto il cavalier d'Arpino, S. Francesco consolato da un angelo, 1593 circa, Musée de la Chartreuse, Douai |
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Francisco Ribalta, S. Francesco confortato da un angelo, 1620 circa, Museo del Prado, Madrid |
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Manuel de la Cruz Vázquez, S. Francesco confortato da un angelo con l'ampolla d'acqua, 1788 circa, Museo del Prado, Madrid |
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José Camarón Bonanat, S. Francesco confortato dagli angeli, 1788, Museo del Prado, Madrid |
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Frank Cadogen Cowper, S. Francesco ascolta una melodia celeste, XX sec., collezione privata |
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