Sante Messe in rito antico in Puglia

venerdì 3 ottobre 2014

"Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare ... beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male" (Cantico delle creature) - Glorioso Transito del Serafico Padre S. Francesco d'Assisi


Il 3 ottobre ricorre il pio transito del Serafico Padre san Francesco d’Assisi, che, finalmente, poté salire alla gloria del Cielo e porre termine alle sue innumerevoli sofferenze fisiche.
Il Santo, infatti, sino alla morte, soffrì, oltre delle stigmate di cui abbiamo celebrato giorni fa la festa, anche di varie altre patologie. Se ne calcolano almeno una ventina tra le quali varie malattie neoplastiche ed ulcerose ed emorragiche interne, anche una grave patologia infiammatoria agli occhi, che gli causava dolori alla testa ed al volto e che impose ai chirurghi di cauterizzare una zona estesa del volto dall'occhio più malato sino all'arcata sopraccigliare e all'orecchio. Tale patologia lo rese pressoché cieco. A ciò si aggiungano edemi generalizzati ed uno stato di generale prostrazione dovuto ai prolungati digiuni. Dalle fonti apprendiamo che quelle volte in cui era costretto ad alimentarsi, rendeva i cibi insipidi, cospargendoli di cenere o aggiungendovi acqua fredda (FF 411, 1348).
Pur tra queste sofferenze, per le quali gli era impossibile deambulare e persino talora era arduo per lui il parlare, riuscì a fatica a dettare, poco prima della morte, i versi finali del Cantico delle Creature: "Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male. 
Laudate et benedicete mi’ Signore' et ringratiate et serviateli cum grande humilitate" (FF 263).
Morì la sera di sabato 3 ottobre 1226 a pochi metri dalla chiesetta della Porziuncola, in Assisi.
Pur però tra queste sofferenze, il Santo ottenne da Dio molti conforti.
Celebre è la promessa ricevuta da Signore - dopo una terribile notte fatta di tentazioni, assalti di animali, roditori, ecc., nei pressi di San Damiano - di aver meritato il Paradiso. In ragione di quella promessa, san Francesco l'indomani mattina compose il Cantico e riuscì a sopportare ogni sofferenza (FF 1591-1592, 1799).
In un'occasione, allorché alloggiava - ormai malato - presso lo Speco di San Francesco (già eremo di Sant'Urbano), vicino Narni - chiedendo di poter assaporare del vino, trasformò, come Gesù a Cana, l'acqua del pozzo in ottimo vino dopo averla benedetta con un segno di croce (FF 429, 839, 1367).
In altra occasione, tra le sue sofferenze fisiche, volendo trovare conforto nella musica, un angelo del Signore, una notte, suonò per lui una cetra con soavissima melodia, che pareva al Santo di essere già in un altro mondo (FF 710, 1100, 1571).

Giotto di Bondone, S. Francesco indica la morte, 1320 circa, transetto nord, Basilica  inferiore di S. Francesco, Assisi


François Léon Bénouville, S. Francesco morente ritorna a S. Maria degli Angeli, nel 1226, e benedice Assisi, 1853, Musée d'Orsay, Parigi

François Léon Bénouville, S. Francesco ritorna, nel 1226, per l'ultima volta in Assisi ed alla sua vita la benedice, XIX sec., immagine devozionale

François Léon Bénouville, S. Francesco ritorna, nel 1226, per l'ultima volta in Assisi ed alla sua vita la benedice, 1856, collezione privata

Giotto di Bondone, Morte di S. Francesco, 1325, Basilica di S. Croce, Firenze


Giotto di Bonde, Morte ed ascensione dell'anima di S. Francesco, 1300 circa, Basilica Superiore di S. Francesco, Assisi

Domenico Ghirlandaio, Morte di S. Francesco, 1482-85, Cappella Sassetti, Basilica S. Trinità, Firenze

Bartolomé Carducho, Morte di S. Francesco, 1593, Museu Nacional de Arte Antiga, Lisbona

Anton van Dyck, S. Francesco d'Assisi in estasi ascolta musica angelica, 1627-32, Museo del Prado, Madrid


José Camarón Bonanat, Morte di S. Francesco, 1789, Museo del Prado, Madrid

Domenico Bruschi, Transito di S. Francesco, partic., Cappella del Transito, Basilica di S. Maria degli Angeli, Assisi

José Benlliure y Gil, S. Francesco benedice paternamente i suoi discepoli prima di morire, XX sec.

José Benlliure y Gil, Transito del glorioso Patriarca S. Francesco, XX sec.

Autore fiammingo anonimo, S. Francesco confortato dall'angelo musicante, XVI sec., collezione privata

Francesco Cozza, S. Francesco confortato da un angelo, XVII sec., collezione privata

Guido Reni, S. Francesco confortato da un angelo musicante, 1607, collezione privata

Guido Reni, S. Francesco confortato da un angelo musicante, 1605-10

Giuseppe Cesari detto il cavalier d'Arpino, S. Francesco consolato da un angelo, 1593 circa, Musée de la Chartreuse, Douai

Francisco Ribalta, S. Francesco confortato da un angelo, 1620 circa, Museo del Prado, Madrid

Manuel de la Cruz Vázquez, S. Francesco confortato da un angelo con l'ampolla d'acqua, 1788 circa, Museo del Prado, Madrid

José Camarón Bonanat, S. Francesco confortato dagli angeli, 1788, Museo del Prado, Madrid


Frank Cadogen Cowper, S. Francesco ascolta una melodia celeste, XX sec., collezione privata

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