Nei calendari romani, il titolo primitivo della
sinassi di questo giorno era quello di Ottava della Natività del Signore: il
santo martire Almachio (o Telemaco), celebrato quest’oggi (+ 1° gennaio 391 o 404),
opponendosi ai giochi gladiatori, esclamò: «Hódie
Octávæ Domínici diéi sunt, cessáte a superstitiónibus idolórum et a sacrifíciis
pollútis».
A Gerusalemme, al contrario, all’inizio del V sec., poi presso i
Bizantini ed i Copti ed attestata in Occidente dal VI sec., specialmente in
Italia meridionale con il lezionario di Vittore di Capua (+ 554), ma in special
modo sotto
l’influenza delle liturgie gallicane, validate segnatamente dal II Concilio di
Tours del 567 e nel
martirologio geronimiano,
si aggiunse il titolo della circoncisione del Signore. Del resto, nei
primi tempi dopo la pace della Chiesa, le feste pagane dell’inizio dell’anno e
le danze disordinate che l’accompagnavano avevano dissuaso i Papi di celebrare
una stazione in questo giorno; d’altronde, tutta la quindicina che va da Natale
all’Epifania era considerata come la festa ininterrotta della teofania del
Divino Infante, e, d’altra parte, l’Ottava era un privilegio speciale della
solennità di Pasqua. Ma quando, verso la fine del VI sec., si volle reagire
contro gli ultimi sforzi della religione pagana, che si dibatteva
disperatamente nella sua agonia, allorché nei paesi di rito gallicano si
istituì la festa della circoncisione del divino Bambino, a Roma si preferì
solennizzare l’ottavo giorno della nascita del Signore. Ancora nel XII sec., l’antico titolo
romano dell’Octava Domini prevaleva ancora al Laterano per designare il
1° gennaio, e l’antifonario di San Pietro vi rimaneva fedele (sebbene la nuova
denominazione della Circoncisione si trovasse nel IX sec. in testa al
calendario lapidario di Napoli e poi a Roma nell’XI sec. nel calendario dell’Aventino:
Pierre Jounel, Le
Culte des Saints dans les Basiliques du Latran et du Vatican au douzième siècle,
École Française de Rome, Palais Farnèse, 1977, p. 210).
Non si trattò propriamente parlando di un’ottava
come quella di Pasqua e, più tardi, come quella di Pentecoste, che terminavano
nell’uno e nell’altro caso il sabato seguente, ma questo giorno divenne una
festa di un carattere un po’ vago e tutto speciale, che cadeva prossimo a metà
del ciclo di Natale, come la solennità del mediante die festo, che
celebravano i greci a metà del tempo pasquale. Non sappiamo nulla della
basilica stazionale primitiva; nel lezionario di Würzburg è indicata Santa Maria
ad Martyres nel Pantheon di Agrippa, ma dopo che Gregorio
IV ebbe eretto, ad imitazione della Liberiana, una mangiatoia a Santa Maria in
Trastevere, la stazione fu trasferita in questa basilica, una sorta di
cattedrale trasteverina.
Nel XIV sec., la messa papale aveva luogo a San
Pietro ed il papa si presentava al popolo con il piviale bianco e la mitra in
testa. In caso di impedimento, egli era sostituito da uno dei cardinali e la
bolla di delegazione era affissa tutto il giorno al cancello che circondava la
confessione della basilica vaticana (Ordo Romanus XIV, § LXXVI. In Circumcisione Domini, in PL 78, col. 1195B; Ordo Romanus XV, §
XVII. De Circumcisione Domini, ivi, col. 1281C-1282A).
La messa e l’ufficio della festa di questo
giorno rivelano un carattere misto, senza grande originalità. All’inizio, si
trattava di una semplice ottava del Signore; poi, in relazione con la basilica
mariana dove si faceva la stazione, vi s’inserì una commemorazione particolare
della maternità verginale di Maria. Più tardi, vi si aggiunse la circoncisione
e la presentazione di Gesù al Tempio, benché quest’ultimo ricordo, certamente
per l’influenza dei Bizantini, dové in seguito essere distaccato dall’ufficio
del 1° gennaio, per essere celebrato il 2 febbraio.
Gesù nel cielo siede alla destra del Padre, in
seno agli splendori essenziali della sua gloria; ma quaggiù, sulla terra, il
suo trono di grazia e di misericordia più appropriato è il seno della Vergine,
che lo sostenne, piccolo Bambino, tra le sue braccia.
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Scuola del Bellini, Circoncisione del Signore, 1500 circa, National Gallery, Londra |
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Vincenzo Catena, Circoncisione del Signore, 1500 circa, Museo Puškin, Mosca |
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Federico
Barocci, Circoncisione del Signore, 1590, Musée du Louvre, Parigi |
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Pieter Paul Rubens, Circoncisione del Cristo, 1605 circa, Gemaldegalerie der
Akademie der Bildenden Kunste, Vienna |
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