martedì 10 febbraio 2015

“Cum ecce post tríduum, in cella consístens, elevátis in áëra óculis vidit ejúsdem soróris suæ ánimam de córpore egréssam in colúmbæ spécie cæli secréta penetráre” (Lect. VI – II Noct.) - SANCTÆ SCHOLASTICÆ, VIRGINIS ET SORORIS SANCTI PATRI BENEDICTI ABBATIS

La festa di questa colomba di verginale purezza, santa Scolastica, sorella del patriarca san Benedetto, si trova già nell’Antifonario della basilica vaticana del XII sec. e deve certamente la sua popolarità a san Gregorio Magno, che, nel II Libro dei Dialoghi, descrive gli ultimi istanti della santa con un candore affascinante.
La deposizione della Santa, verso il 543-547, avvenne al Monte Cassino; ella fu sepolta in una tomba che, tempo dopo, avrebbe ospitato accanto a lei, pure il fratello Benedetto. La prima attestazione della sua festa risale all’VIII sec. al Monte Cassino. Il suo culto poi si diffuse sino ad ottenere una grande estensione nell’XI sec. In Francia, fu la traslazione delle sue reliquie che vi portò il culto nell’865: una parte fu trasportata a Juvigny-les-Dames (ora Juvigny-sur-Loison), nella diocesi di Verdun nell’874, e se ne festeggia ancora oggi l’avvenimento l’8 giugno con la festa della Traslazione.
Nel IX sec., dai tempi di Leone IV, mentre a Subiaco gli eredi monastici della tradizione benedettina dedicavano a santa Scolastica il loro principale monastero, i romani non vollero essere a loro inferiori nella devozione verso la loro santa concittadina e, presso la diaconia di San Vito sull’Esquilino, le eressero un tempio, denominato Santa Scolastica in Massa Giuliana o sopra la Suburra, che divenne in seguito di proprietà dell’abbazia di Sant’Erasmo sul Celio (Mariano Armellini, Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX, Tipografia Vaticana, Roma 18912, p. 812; Ch. Huelsen, Le Chiese di Roma nel medio evo, Firenze 1927, pp. 459-460).
Presso le Terme di Agrippa, nel rione Sant’Eustachio, in via di Torre Argentina, si elevò ancora un oratorio nel XVII sec., dedicato a Benedetto ed a Scolastica (Chiesa dei Santi Benedetto e Scolastica all’Argentina) nota come San Benedetto della ciambella (Armellini, op. cit., pp. 456-457), divenuta chiesa nazionale dei Nursini a Roma.
La messa è quella del Comune delle Vergini, Dilexísti, salvo la prima colletta che menziona la colomba, forma sotto la quale san Benedetto vide, dalla sua torre sul Monte Cassino, l’anima innocente di sua sorella prendere il volo verso il cielo (Cfr. San Gregorio Magno, Dialogorum Libri IV De Vita et Miraculis Patrum Italicorum, lib. II, cap. XXXIV, in PL 66, col 195B-196B, ora in Id., Vita di san Benedetto e la Regola7, trad. it. di PP. Benedettini di Subiaco (a cura di), con Introduzione di Attilio Stendardi, Roma 2006, p. 99).
San Gregorio Magno, raccontandoci l’ultimo colloquio di santa Scolastica con suo fratello, sebbene non ne conosciamo l’esatto contenuto, ci informa che in quell’occasione ella fu più potente di lui sul cuore di Dio, poiché, mentre san Benedetto teneva per la disciplina e la giustizia, ella, al contrario, si ispirava più in alto ancora: all’amore: plus potuit, quia plus amavit («Nec mirum quod plus illo femina, quæ diu fratem videre cupiebat, in eodem tempore valuit: quia enim juxta Johannis vocem, Deus charitas est (I Joan. IV, 16), justo valde judicio illa plus potuit, quæ amplius amavit»: san Gregorio Magno, Dialogorum cit., cap. XXXIII, in PL 66, col. 195A-196A, ora in Id., Vita cit., p. 98). Così si esprime san Gregorio: un motto da utilizzare sempre nella vita spirituale e che fanno quasi da pendant, in quanto simili, a quelle del Vangelo, in cui Gesù, nella casa di Simone il fariseo, perdona molto alla peccatrice perché ha molto amato (Lc 7, 47).


Johann Baptist Wenzel Bergl, Morte di S. Scolastica, 1765, Basilica, Mariazell

 Jean Restout, Morte di S. Scolastica, 1730, Musée des Beaux-Arts, Tours

Philippe de Champaigne, Anna d'Austria con i suoi figli pregano i SS. Benedetto e Scolastica, 1640 circa, Castello di Versailles, Versailles

Adrien Dassier, S. Scolastica, 1675 circa, collezione privata, Lione

Jean André Magnin, S. Scolastica in estasi, 1820 circa,  Basilica di Saint-Martin d'Ainay, Lione

Statua di Santa Scolastica, monastero di Montecassino


SS. Benedetto e Scolastica, Chiesa dell'Annunciazione detta anche di S. Gabriele, Smíchov, Praga

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