lunedì 2 febbraio 2015

"Sub tuum præsidium" in un'esecuzione tradizionale russa

Tanto nella liturgia bizantina quanto in quella romana, il contesto del canto del Sub tuum præsidium è legato all’ufficio della sera, e più precisamente al canto del Cantico di Simeone (cantico che è anche al cuore della festa della Purificazione), e che pure nell’uso ambrosiano potrebbe anch'esso essere in qualche parte legato al Nunc dimittis ed all'odierna festa (è cantata come una delle antifone della festa della Purificazione).
All’abbandono confidente tra le mani della Provvidenza che canta il Cantico di Simeone (“ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace”), la pietà dei fedeli vi aggiunse lo stesso abbandono confidente alla protezione della nostra Madre del cielo (v. qui).
Un’indulgenza parziale è legata alla recita del Sub tuum præsidium.

Пресвѧтаѧ Богородице спаси насъ («Santissima Madre di Dio, salvaci!»)

Il Sub tuum nell'esecuzione di Dmytri Stepanovych Bortniansky (1751-1825)



Camillo Procaccini, Presentazione di Gesù al Tempio, XVII sec.


Giuseppe Mastroleo, Presentazione di Gesù al Tempio con i SS. Ignazio di Loyola e Francesco Saverio, XVIII sec., Chiesa di San Domenico, Ruvo di Puglia

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