Esattamente
una settimana fa si consumava la tragedia irlandese, ovvero di un Paese ex cattolico
– e che magari cattolico sino al midollo non lo è mai stato davvero come ci
ricorda lo stesso Messori in una recente intervista (v. qui e qui), sebbene
non siano mancate autentiche e straordinarie conversioni come quella di Oscar
Wilde (v. qui) ed
apparizioni della Vergine pure nel XIX sec. (v. qui) – che ha
deciso, in maniera schiacciante, di virare verso il riconoscimento a pieno
titolo delle nozze omosessuali, dopo che – su iniziativa del governo guidato da
Enda Kennym, che pur si professa “cattolico praticante” (non osiamo immaginare
“praticante” in che cosa, visto il suo allontanamento dalla fede! v. qui) – era
stata varata, ad inizio 2015, la normativa che consentiva alle coppie
omosessuali persino di poter adottare. Dicevamo di questo referendum, per la
verità, in se stesso, un po’ farsesco (come pure è stato notato: v. qui), ma che
tuttavia – e questo è stato trascurato – assumeva dei profondi significati
politici (v. qui e qui). Non
solo per quel paese, ma per tutta l’Europa. Italia compresa, che forse è il
vero obiettivo della campagna (v. qui, qui e qui).
In
effetti, se si fosse trattata di una vicenda solo interna, non si comprende il
motivo di uno spiegamento di propaganda così intenso, tanto da indurre gli
emigrati irlandesi a tornare in madrepatria per esercitare il sacrosanto
diritto di voto (v. qui)
e da indurre ad una manipolazione della campagna elettorale (v. qui),
in cui è stato impedito ai contrari al referendum di svolgere la propria
campagna (v. qui e qui),
in cui ha inciso pure la questione pedofilia nella Chiesa (v. qui) ed
in cui la stessa Chiesa non si è mostrata molto determinata e decisa come
avrebbe dovuto (v. qui, qui e qui l’analisi
del prof. De Mattei, tradotta anche in inglese qui).
Insomma, uno spiegamento di forze così massiccio non può essere occasionale, ma
deve rispondere a precise logiche. Politiche. Da invocare peraltro anche in
altri Stati: Italia in primis, dove, non a caso, subito, nel
commentare l’esito di quel referendum, ci si è affrettati a dire che presto si
sarebbe accodata ai paesi che riconoscono giuridicamente queste unioni (un’esigua
minoranza in tutto il globo!) (v. qui e qui).
Sempre in
questa settimana, peraltro, dopo una timidissima ed occasionale, quanto isolata
presa di posizione verbale del Segretario di Stato (v. qui e qui)
– che certi giornalisti vorrebbero quasi “concordata” con più alte sfere od
esprimente il pensiero altrui (v. qui)
– e dopo un’altra presa di posizione, ambigua ed equivoca, di mons. Galantino,
attuale segretario generale della CEI, che, in stile cerchiobottista, invitava
a "né arroganze né ritirate" (v. qui),
è giunta quella chiara e decisa del card. Burke. Dio sa quanto ne avevamo
bisogno! Del resto, proprio in questa ultima settimana di maggio si è appreso
di una sorta di “conciliabolo” segreto, per pochi eletti ed illuminati,
tenutosi a porte chiuse all’Università Gregoriana (la notizia era stata
data qui.
L’elenco dei "sovvertitori della Parola di Dio" è qui. V.
anche qui, qui, qui e qui. Per un commento
simpatico, v. qui),
con l’intento di orientare il prossimo sinodo e che rafforza l’orientamento
germanico, sebbene non più unanime (v. qui); e di un
articolo su Avvenire che dettava il manuale per la
legittimazione delle unioni omosessuali in Italia - a condizione che non si usi
l’etichetta "matrimonio" (sic!) (v. qui).
In questo
contesto di grande confusione, in cui chi dovrebbe parlare preferisce invece
denunciare i mali sociali (povertà …. economica, ed altri mali affini: v. qui) e non
già come la corruzione morale di cui questo referendum e ciò che si è svolto
sono espressione, dicevamo in questo contesto giungono salutari le parole – le
uniche chiare – del card. Burke, che, nell’odierna ricorrenza dei SS.
Ferdinando III il Cattolico, re di León e Castiglia, e la Pucelle
d’Orléans, Giovanna d’Arco – due santi combattenti – volentieri
rilanciamo in lingua inglese, rinviando – per il testo italiano – al
consueto Chiesa
e post concilio.
Anonimo, S. Ferdinando III di Castiglia, 1620 circa, Ayuntamiento de Sevilla, Siviglia |
Francisco Pacheco, S. Ferdinando ottiene le chiavi della città da Axafat, ultimo governatore moro di Siviglia, e dai giudei, 1634, Cattedrale, Siviglia |
Charles-Joseph Flipart, La riconquista di Siviglia da parte di S. Ferdinando III, XVIII sec., Museo del Prado, Madrid |
Bartolomé Esteban Murillo, S. Ferdinando III, 1672, Museo del Prado, Madrid |
Juan de Miranda, S. Ferdinando riceve gli ambasciatori di Mohamed re di Baeza, 1760, Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, Madrid |
Jean-Auguste-Dominique Ingres, Giovanna d’Arco all’incoronazione di Carlo VII, 1854, Musée du Louvre, Parigi |
Hermann Anton Stilke, S. Giovanna d’Arco muore sul rogo, 1843, Hermitage, San Pietroburgo |
Louis Cazottes,Trionfo di Giovanna D’Arco, 1929, collezione privata |
A queste salutari parole del cardinale, si aggiungano le notizie positive, che ci fanno ben sperare, che ci pervengono dalla Polonia, dove ha vinto le elezioni presidenziali un candidato autenticamente cattolico, Andrzej Duda, contrario all'agenda omosessualistica europea (tanto da schoccare l'Europa!!!! v. qui) e che, da vero cattolico praticante (non alla maniera del premier irlandese, s'intende!), appena eletto, si è recato ad onorare Dio ed impetrare il suo aiuto per questo suo ufficio (v. qui). Che Dio lo assista!
Ireland ‘defied God’ by voting
for gay ‘marriage’: Cardinal Burke
Pete Baklinski
OXFORD, May 28, 2015 (LifeSiteNews.com) -- Cardinal Raymond Burke
lamented how formerly Catholic Ireland has gone further than the pagans in the
pre-Christian days of old and “defied God” by calling homosexual behavior
“marriage” in the referendum last week.
“I mean, this is a defiance of God. It’s just
incredible. Pagans may have tolerated homosexual behaviours, they never dared
to say this was marriage,” he told the Newman Society, Oxford University’s
Catholic organization, in an address Wednesday about the intellectual heritage
of Pope Benedict XVI. The Tablet, Britain’s liberal Catholic newspaper, reported
his remarks.
On Friday, 1.2 million Irish people voted to amend the
country’s constitution to say: “Marriage may be contracted in accordance with
law by two persons without distinction as to their sex.” A little over 734,000
people voted against the proposal.
Burke said that he could not understand “any nation
redefining marriage.”
The cardinal also emphasized the important role that
parents play in protecting their children in a culture increasingly hostile to
God’s laws. “The culture is thoroughly corrupted, if I may say so, and the
children are being exposed to this, especially through the internet,” he said.
One practical piece of advice that he offered families was to put computers in
public areas to prevent children from “imbib[ing] this poison that’s out
there.”
During the same Oxford visit, but during a homily at a
Mass the day before, Burke called marriage between a man and woman a
“fundamental truth” that has been “ignored, defied, and violated.”
Burke warned during the homily of the dangers of
“various ideological currents” and of “human deception and trickery which
strives to lead us into error.”
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