venerdì 1 maggio 2015

“Sapiéntia réddidit justis mercédem labórum suórum, et dedúxit illos in via mirábili, et fuit illis in velaménto diéi et in luce stellárum per noctem” (Sap. 10, 17 – Intr.) - SANCTI JOSEPH OPIFICIS, SPONSI BEATÆ MARIÆ VIRGINIS

Dopo aver riconosciuto ufficialmente le associazioni cristiane dei lavoratori italiani l’11 marzo 1945, Pio XII, rivolgendosi il 1° maggio 1955 a 200.000 lavoratori raccolti sulla Piazza San Pietro a Roma, dichiarò loro che istituiva una festa di san Giuseppe, lavoratore. Questa festa sarebbe stata celebrata ogni anno il 1° maggio in modo da poter esercitare, su tutti i lavoratori senza eccezione, la sua benefica influenza nel senso voluto dal Vangelo e preconizzato dalla Chiesa.


Essa, tuttavia, istituita nel 1955 e volta a rimpiazzare quella del Patronato di san Giuseppe il mercoledì della II settimana dopo l’Ottava di Pasqua, fu un insuccesso pastorale. All’infuori del commento di sant’Alberto Magno nel Mattutino (III Notturno), possiamo constatare quello che diviene la liturgia quando essa è considerata non più come lo scopo della pastorale, ma come un semplice strumento di questa.
Roma cristiana ha ricordato la figura del lavoratore san Giuseppe dedicandogli diversi luoghi di culto. Tra queste la Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, eretta nel rione Campitelli, presso il Foro romano, al di sopra del Carcere Mamertino, alla fine del XVI sec. ad opera della Congregazione dei Falegnami (Cfr. Mariano Armellini, Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX, Tipografia Vaticana, Roma 18912, pp. 539-540). Essa è stata istituita come diaconia nel 2012 col titolo di San Giuseppe dei Falegnami.
Nel quartiere Collatino, è stata eretta, nel 1958, la chiesa di San Giuseppe Artigiano.



Georges La Tour, Gesù Bambino nella bottega del padre carpentiere, 1642-45, Musée du Louvre, Parigi


Gerrit van Honthorst detto Gherardo delle Notti, Il Bambino Gesù nella bottega di S. Giuseppe, 1618-20, Hermitage, San Pietroburgo

Gerrit van Honthorst detto Gherardo delle Notti, S. Giuseppe legge a lume di candela (nella sua bottega), 1610-15, Chiesa di San Francesco a Ripa, Roma

Gerrit van Honthorst detto Gherardo delle Notti, Sacra Famiglia nella bottega di carpenteria di S. Giuseppe, 1610 circa

Guido Cagnacci, S. Giuseppe lavoratore e S. Eligio, 1635, Chiesa Collegiata, Santarcangelo di Romagna


John Rogers Herbert, Il Salvatore soggetto ai suoi genitori a Nazaret, 1860

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