Questo
delicato fiore della Chiesa del Perù ha avuto il raro privilegio che il suo
ufficio venisse redatto da quel pio e dotto liturgista che fu il Cardinal
Giovanni Bona.
La
popolarità della nostra Santa, morta il 24 agosto 1617, fu tale che Roma aveva
permesso, sin dalla beatificazione, la celebrazione della sua Messa votiva nel
mondo intero, caso unico nella storia del culto dei santi. Fu canonizzata il 12
aprile 1671.
La festa di
santa Rosa fu iscritta nel calendario ed elevata da Benedetto XIII al rito
doppio nel 1727, in modo che essa ha praticamente soppresso quella dei due
martiri del cimitero di Commodilla, ridotta al rango di mera commemorazione.
Come santa
Caterina da Siena, Rosa era iscritta al Terz’Ordine di san Domenico; nella
basilica di Santa Maria sopra Minerva a Roma, presso la tomba della vergine di
Siena, si venera il crocifisso dinanzi al quale Rosa aveva costume di fare
l’orazione.
Prima di
ammettere la pia vergine peruviana alle sue nozze mistiche, Dio si compiacque
farla passare attraverso la prova del fuoco. Egli la purificò con dure
penitenze corporali, per mezzo anche di quelle pene mistiche che soffrì l’anima
che non è ancora abituata al contatto con la divinità, la quale, al dire
dell’Apostolo, è sempre ignis consumens.
La messa è dal Comune delle Vergini, come il 10 febbraio, ma la
prima colletta è propria, nella quale è disegnato un bel programma di vita
spirituale. Ciascuno di noi deve esprimere Gesù Cristo nella sua vita, nei suoi
pensieri, nelle sue parole, togliendo alla pietà cristiana tutto quel che di
aspro o di spigoloso può conferirle talora la nostra mortificazione; cosi che
la devozione appia anche agli altri soave ed amabile, come appariva appunto quella
del Divin Maestro e della sua sposa oggi celebrata.
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Scuola di Cusco, S. Rosa col Bambino Gesù, 1680-1700, Museo de Arte de Lima, Lima |
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Claudio
Coello, S. Rosa con il Bambino Gesù, 1683, Museo del Prado, Madrid |
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Bartolomé
Esteban Murillo, S. Rosa da Lima, 1670, Museo Lázaro Galdiano, Madrid |
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Gregorio Vásquez de Arce y Ceballos, Matrimonio mistico di S. Rosa (o Caterina da Siena) alla presenza di S. Barbara, S. Giuseppe e S. Agostino, 1670, Museo de Arte del Banco de la República, Bogotà |
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Scuola catalana, S. Rosa stringe il Bambino Gesù, 1788 circa, collezione privata |
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Nicolás Correa, Nozze mistiche di S. Rosa, 1691, Museo Nacional de Arte (MUNAL), Città del Messico |
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Anonimo, S. Rosa ai piedi di S. Domenico, XVII sec., Museo de Arte Religioso, Basilica Cattedrale, Lima |
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Francisco Martínez, S. Rosa rifiuta la mano di un pretendente, XVII sec., Museo Universitario BUAP, Città di Puebla |
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Francisco Martínez, S. Rosa nel suo eremitaggio domestico, XVII sec., Museo Universitario BUAP, Città di Puebla |
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Francisco Martínez, S. Rosa attaccata dal demonio, XVII sec., Museo Universitario BUAP, Città di Puebla |
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Francisco Martínez, S. Rosa conversa con Gesù Bambino, XVII sec., Museo Universitario BUAP, Città di Puebla |
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Francisco Martínez, Matrimonio mistico di S. Rosa, XVII sec., Museo Universitario BUAP, Città di Puebla |
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Cristóbal de Villalpando, Nozze mistiche di S. Rosa, XVII sec., Cattedrale Metropolitana, Città del Messico |
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Juan Tinoco, Matrimonio mistico di S. Rosa, XVIII sec., Cappella Ochavo, Cattedrale, Puebla |
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Jose del Pozo (attrib.), S. Rosa, 1810-20 circa, Museo de Arte de Lima, Lima |
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Madonna del Rosario tra i SS. Domenico e Rosa, chiesa di S. Domenico, Lucera |
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Altare di S. Rosa, con i crani di S. Rosa e di S. Martino de Porres e le reliquie di S. Giovanni Macias, Basilica di S. Domenico, Lima |
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Reliquia del cranio di S. Rosa, Basilica di S. Domenico, Lima |
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Ricostruzione computerizzata del verosimile volto di S. Rosa sulla base dei rilievi del cranio |
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