giovedì 27 agosto 2015

“Vedevo vicino a me, dal lato sinistro, un angelo in forma corporea, … non era grande, ma piccolo e molto bello, con il volto così acceso da sembrare uno degli angeli molto elevati in gerarchia che pare che brucino tutti in ardore divino … . Gli vedevo nelle mani un lungo dardo d’oro, che sulla punta di ferro mi sembrava avesse un po’ di fuoco. Pareva che me lo configgesse a più riprese nel cuore, così profondamente che mi giungeva fino alle viscere, e quando lo estraeva sembrava portarselo via, lasciandomi tutta infiammata di grande amore di Dio … ” (“Libro della Vita”, sez. III, 29, 13) – IN FESTO TRANSVERBERATIONIS CORDIS SANCTÆ THERESIÆ VIRGINIS

Gianlorenzo Bernini, Estasi di S. Teresa d’Avila, 1647-52, Chiesa di S. Maria della Vittoria, Cappella Cornaro, Roma

Antonio Viladomat y Manalt (attrib.), Transverberazione di S. Teresa, XVIII sec., collezione privata

Francisco Salzillo y Alcaraz, S. Teresa col cuore transverberato, XVIII sec., Davis Museum, Wellesley College, Wellesley

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