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G.
Galassi, S. Nicola protettore della Chiesa militante e purgante, seconda
metà XIX sec., Roma |
Questa festa risale al tempo di Sisto V che, nel
1585, l’elevò al rito doppio. Clemente VIII la ridusse a semidoppia e Clemente
IX la ristabilì nel suo rito primitivo.
San Nicola da Tolentino, nato verso il 1245,
morto nel 1310 e canonizzato da papa Eugenio IV nel 1446, è una delle glorie
più brillanti dell’istituto – all’epoca recente – degli Eremiti di Sant’Agostino,
e la sua vita rimarca per il grande posto tenuto nella sua spiritualità dal mistero
della Croce. Prima di arrivare a quelle gioie celesti di cui parla il
Breviario, il Santo percorse l’aspro martirio delle sue austerità quotidiane,
imprimendo così nel suo corpo le stigmate del Cristo.
A Roma, gli Agostiniani scalzi gli dedicarono,
alla fine del ‘500, una chiesa nell’alta semita (chiesa
di San Nicola da Tolentino), presso
il titolo di Santa Susanna, nel rione Trevi, dove, ora, risiede il Collegio
pontificio armeno, che celebra nel suo rito la festa del Santo (cfr. M. Armellini, Le
chiese di Roma dal secolo IV al XIX, Tipografia Vaticana,
Roma 18912, p. 271). Addossata al collegio, sulla piazza a
sinistra della chiesa, si erge un khachkar che commemora il genocidio del
popolo armeno. Un'altra analoga stele, ma più antica, si trova nel chiostro
interno del collegio. All’interno della chiesa, in una cappella, degna di nota
è la riproduzione del Santo Sepolcro.
La messa è quella Justus ed è la
stessa di san Pietro Nolasco, il 31 gennaio. La prima colletta è propria. In
questa si insiste sul valore della preghiera cristiana: umile come quella del
pubblicano del Vangelo, ma, allo stesso tempo, animata da una confidenza
filiale nei meriti del Cristo e nella Comunione dei Santi.
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Piero
della Francesca, Polittico di S. Agostino: pannello di S. Nicola da Tolentino, 1460-65, Museo Poldi Pezzoli, Milano |
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Antoniazzo Romano, SS. Vincenzo martire, Illuminata e Nicola da Tolentino, 1500 circa, Museo Comunale di S. Francesco, Montefalco |
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Vincenzo Civerchio, Polittico di San Nicola da Tolentino con S. Nicola tra i SS. Sebastiano e Rocco, 1495, Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia |
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Pietro
Perugino, S. Nicola da Tolentino, 1507, Galleria Nazionale d’Arte
Antica, Roma |
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Alessandro
Bonvicino, detto il Moretto, S. Antonio da Padova tra i SS. Antonio abate e
Nicola, 1530 circa, Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia |
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Santi di Tito, S. Nicola vincitore delle tentazioni demoniache, 1588, Museo civico, Sansepolcro |
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Juan Pantoja de la Cruz, S. Nicola da Tolentino,
1601, Museo del Prado, Madrid |
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Luis de Carvajal, S. Nicola da Tolentino, 1604, Museo del Prado, Madrid |
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Giovan Francesco Guerrieri, Miracolo delle rose di S. Nicola da Tolentino, 1614, Chiesa di Santa Maria del Ponte del Piano, Sassoferrato |
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Bartolomeo
Guidobono, Madonna con il Bambino, S.
Nicola e le anime purganti, 1697-98, Chiesa parrocchiale di S. Giovanni
Decollato, Montoggio
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Giovan
Francesco Barbieri detto il Guercino, S. Nicola da Tolentino, 1637,
Collezione privata |
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Pietro
Ricchi, S. Nicola da Tolentino intercede per la cessazione della pestilenza,
con Cristo tra due angeli, 1637-38, chiesa dei SS. Filippo e Giacomo,
Gavardo |
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Luca
Giordano, Miracolo delle pernici, 1682 circa, Galleria Corsini, Firenze |
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Nicola Maria Rossi, Visione di S. Nicola da Tolentino, 1736 |
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Juan de Mesa, S. Nicola da Tolentino, XVII sec., Museo Nacional de Escultura, Valladolid |
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