Cristo Salvatore in trono, cattedrale, Kotlovka |
Cristo in trono, XIX sec., collezione privata |
Cristo in trono tra la Vergine e S. Giovanni Battista o Deesis, XIX sec., collezione privata |
Karl Pavlovič Brjullov, Cristo dinanzi al popolo (Иисус перед народом), 1843, Museo di Stato, Saratov |
Cristo onnipotente, XX sec., collezione privata |
Statua di Cristo Re, Duomo, Paola (Malta) |
ACTUS
DEDICATIONIS HUMANI GENERIS JESU CHRISTO REGI
in
sollemnitate D.N. Jesu Christi Universorum Regis
(Indulgentia
plenaria)
JESU
dulcissime, Redemptor humani generis, respice nos [ad altare] [ante conspectum]
tuum humillime provolutos.
Tui
sumus, tui esse volumus; quo autem tibi coniuncti firmius esse possimus, en
hodie sacratissimo Cordi tuo se quisque nostrum sponte dedicat.
Te
quidem multi novere nunquam; te, spretis mandatis tuis, multi repudiarunt.
Miserere utrorumque, benignissime Iesu, atque ad sanctum Cor tuum rape
universos.
Rex
esto, Domine, nec fidelium tantum qui nullo tempore discessere a te, sed etiam
prodigorum filiorum qui te reliquerunt; fac hos, ut domum paternam cito
repetant, ne miseria et fame pereant.
Rex
esto eorum, quos aut opinionum error deceptos habet, aut discordia separatos,
eosque ad portum veritatis atque ad unitatem fidei revoca, ut brevi fiat unum
ovile et unus pastor.
[Rex
esto eorum omnium, qui in tenebris idololatriae aut islamismi adhuc versantur,
eosque in lumen regnumque tuum vindicare ne renuas.
Respice
denique misericordiae oculis illius gentis filios, quae tamdiu populus electus
fuit: et Sanguis, qui olim super eos invocatus est, nunc in illos quoque
redemptionis vitaeque lavacrum descendat.]*
Largire,
Domine, Ecclesiae tuae securam cum incolumitate libertatem; largire cunctis
gentibus tranquillitatem ordinis; perfice, ut ab utroque terrae vertice una
resonet vox:
Sit
laus divino Cordi, per quod nobis parta salus: ipsi gloria et honor in saecula!
Amen.
*
Decretum S. Paenitentiariae Apostolicae 18 Julii 1959 a formula consecrationis
omittur ex publico pars quae ab Rex esto ut descendat.
*
* * * * * * *
CONSACRAZIONE
AL SACRATISSIMO CUORE DI GESÙ
nella
festa di Cristo RE
(Indulgenza
plenaria)
O
Gesù dolcissimo, o Redentore del genere umano, riguardate a noi umilmente
prostrati innanzi al vostro altare.
Noi
siamo vostri, e vostri vogliamo essere; e per vivere a voi più strettamente
congiunti, ecco che ognuno di noi, oggi spontaneamente si consacra al vostro
sacratissimo Cuore.
Molti,
purtroppo, non vi conobbero mai; molti, disprezzando i vostri comandamenti, vi
ripudiarono. O benignissimo Gesù, abbi misericordia e degli uni e degli altri e
tutti quanti attira al vostro Sacratissimo Cuore.
O
Signore, siate il Re non solo dei fedeli che non si allontanarono mai da voi,
ma anche dì quei figli prodighi che vi abbandonarono; fate che questi, quanto
prima, ritornino alla casa paterna, per non morire di miseria e di fame.
Siate
il Re di coloro che vivono nell’inganno e dell’errore, o per discordia da voi
separati; richiamateli al porto della verità, all’unità della fede, affinché in
breve si faccia un solo ovile sotto un solo pastore.
[Siate
il re finalmente di tutti quelli che sono avvolti nelle superstizioni
dell’Idolatria e dell’Islamismo; e non ricusate di trarli tutti al lume e al
regno vostro.
Riguardate
finalmente con occhio di misericordia i figli di quel popolo che un giorno fu
il prediletto; scenda anche sopra di loro, lavacro di redenzione di vita, il
sangue già sopra di essi invocato.] *
Largite,
o Signore, incolumità e libertà sicura alla vostra Chiesa, largite a tutti i
popoli la tranquillità dell’ordine. Fate che da un capo all’altro della terra
risuoni quest’unica voce:
Sia
lode a quel Cuore divino, da cui venne la nostra salute; a lui si canti gloria
e onore nei secoli dei secoli. Amen.
* Per
decreto della Sacra Penitenzieria Apostolica del 18 luglio 1959, dalla formula
di consacrazione va omesso dalla proclamazione pubblica, il brano che va da Siate
il re a di essi invocato.
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