Questa messa è
ignorata completamente dai Sacramentari romani, essendo stata redatta più
tardi, utilizzando le collette di ricambio annotate nel gelasiano e la lettura
evangelica attribuita originariamente alla sinassi eucaristica della IV feria
(mercoledì) dopo la Teofania, da molto tempo già caduta in desuetudine, mentre
il resto della messa è come il giorno dell’Epifania.
Il sacramentario di San Pietro, in effetti, solo nell’XI sec. indica
le orazioni per l’Ottava dell’Epifania, ma il collettario della stessa basilica
non ne fa menzione nel secolo seguente.
Quest’ottava, perciò, può affermarsi, costituisce un apporto
franco-germanico, poiché essa era celebrata nei Paesi franchi dalla fine dell’VIII
sec. Essa è ben attestata al Laterano ed al Vaticano soltanto nella seconda
metà del XII sec. (così Pierre Jounel, Le Culte des Saints dans les Basiliques du
Latran et du Vatican au douzième siècle, École Française de Rome, Palais
Farnèse, 1977, p. 213).
Il decreto di semplificazione delle rubriche del
1955, ripreso dalle Variationes, ovvero dai cambiamenti introdotti nel
Breviario e nel Messale romano, nel 1960, hanno modificato l’intitolazione
della celebrazione del 13 gennaio: l’ottava dell’Epifania (di rito
doppio maggiore), essendo stata soppressa, il giorno ottavo prese l’appellativo
di Commemorazione del Battesimo di Nostro Signore Gesù Cristo, con rito
di II classe.
La colletta odierna
è splendida ed ha tutto il sapore dell’età leoniana.
La lettura di
san Giovanni, con il testo della teofania sulle rive del Giordano (Gv 1,
29-34), si riallaccia all’antichissimo e primitivo significato della festa
opposta dai cattolici agli gnostici, che veneravano nel battesimo ricevuto nel
Giordano, la nascita di Gesù mediante l’infusione della divinità. La Chiesa
considera tuttavia il battesimo del Redentore nelle acque della penitenza come
una delle più importanti teofanie. Gesù vi prese parte come se fosse un uomo
peccatore e si umiliò sotto il rito misterioso del Battista; nello stesso
tempo, il Padre ed il Paraclito proclamano la sua Divinità e tutta l’augusta
Trinità santificò il battesimo della Nuova Alleanza, donando la vera virtù di
rigenerare ex aqua et Spiritu sancto i figli adottivi di Dio. Non è dunque la
nascita di Gesù, bensì la nostra rinascita alla vita soprannaturale che
festeggiamo in questo giorno, in cui esclamiamo con ragione nell’ufficio notturno:
Christus apparuit nobis,
venite adoremus.
La colletta sull’oblazione ha un sapore pur’essa
antico e classico. L’«Eucaristia», o azione di grazie dopo la ricezione dei
santi doni, cioè la colletta finale s’ispira all’antico titolo che i Bizantini
danno alla solennità di questo giorno, la festa delle sante Luci. Il Cristiano
è figlio di luce, onde conviene che nei suoi atti nulla ci sia mai di
tenebroso, di men retto, di men vero. Procedere innanzi con verità, secondo san
Giovanni, significa vivere secondo la pienezza dell'ideale Cristiano,
realizzandone il contenuto divino, e vivendo Gesù Cristo.
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Andrea
del Verrocchio (ed aiuti: i volti dei due angeli sono di Leonardo da Vinci), Battesimo
di Cristo, 1472-75, Galleria degli Uffizi, Firenze |
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Giovanni Moroni, Giovane devoto in contemplazione della scena del Battesimo di Cristo, 1555-60, collezione privata |
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Juan Fernández de Navarrete, detto "El Mudo", Battesimo di Cristo, 1567 circa, Museo del Prado, Madrid |
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Paolo Veronese ed aiuti, Battesimo di Cristo, 1580-88 circa, Getty Museum, Los Angeles |
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Adam Elsheimer, Battesimo di Cristo, 1599 circa, National Gallery, Londra |
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Hendrick de Clerck e Hans Rottenhammer, Battesimo di Cristo, XVII sec., Koninklijk Museum voor Schone Kunsten Antwerpen, Anversa |
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Giovanni Battista Crespi detto Il Cerano, Battesimo di Cristo, 1601, Städel (Städelsches Kunstinstitut und Städtische Galerie), Frankfurt am Main |
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Pieter de
Grebber, Battesimo di Cristo, 1625, Chiesa di S. Stefano, Beckum |
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Ottavio Vannini,
Battesimo di Gesù, 1640 circa |
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Sebastien
Bourdon, Battesimo di Cristo, 1650 circa, Metropolitan Museum of Art,
New York |
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Bartolomé
Esteban Murillo, Battesimo di Cristo, 1655 circa, Gemaldegalerie,
Berlino |
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Giovanni
Battista Gaulli detto il Baciccio, Battesimo di Cristo, 1690 circa, Galerie Canesso,
Parigi |
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Grigory Gagarin, Battesimo di Cristo, 1840-50 |
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Josef Arnold il Vecchio, Battesimo di Cristo, 1842, parrocchiale di Santa Cristina, Val Gardena |
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Petr Mikhailovich Shamshin, Battesimo di Cristo, Крещение Христа, 1848, Museo dello Stato russo, San Pietroburgo |
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Carl Bloch,
Battesimo di Cristo, 1870 circa |
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Anonimo, Battesimo del Cristo, 1873 |
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Michail Vasil'evič Nesterov, Battesimo del Cristo, 1890-94, Duomo, Kiev |
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Icona della Santa Teofania e Battesimo del Signore Dio e Salvatore Gesù Cristo, Святое Богоявление. Крещение Господа Бога и Спаса нашего Иисуса Христа |
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