Come si faceva la
Quaresima prima del Concilio? Quali erano le istruzioni per digiuno e
astinenza? In quali altri giorni dell’anno si applicavano questi precetti?
– LA LEGGE DEL
DIGIUNO obbliga tutti i fedeli che hanno compiuto i 21 anni e non hanno ancora
iniziato il 60° anno.
– LA LEGGE
DELL’ASTINENZA dalla carne obbliga tutti i fedeli a partire dai 7 anni
compiuti.
IL DIGIUNO consiste
nel fare un solo pasto al giorno e due piccole refezioni nel corso della
giornata (i moralisti quantificano in 60 grammi al mattino e 250 grammi alla
sera).
L’ASTINENZA vieta
l’uso della carne, di estratto o brodo di carne, ma non quello delle uova, dei
latticini e di qualsiasi condimento di grasso animale.
GIORNI DI ASTINENZA
DALLA CARNI: – tutti i Venerdì dell’anno (tranne se vi cade una festa di
precetto).
GIORNI DI ASTINENZA E
DI DIGIUNO: – Mercoledì delle Ceneri; – ogni Venerdì e Sabato di Quaresima; –
il Mercoledì, il Venerdì e il Sabato delle Quattro Tempora; – le Vigilie di
Natale (24 Dicembre), di Pentecoste, dell’Immacolata (7 dicembre), d’Ognissanti
(31 Ottobre).
GIORNI DI SOLO
DIGIUNO SENZA ASTINENZA: tutti gli altri giorni feriali di Quaresima (le
Domeniche non c’è digiuno).
POSSONO NON PRATICARE
L’ASTINENZA:
– i poveri che
ricevono carne in elemosina e non hanno altro da mangiare;
– gli infermi, i
convalescenti, i deboli di stomaco, le donne che allattano, le donne incinte se
deboli; – gli operai che fanno lavori più pesanti quotidianamente;
– mogli, figli,
servi, tutti coloro che esercitano un servizio essendovi costretti, e che non
possono avere altro cibo sufficientemente nutriente.
POSSONO NON
PRATICARE IL DIGIUNO:
– coloro che
digiunerebbero con grave incomodo: ammalati, convalescenti, deboli di nervi,
donne che allattano o incinte;
– poveri che hanno
già poco cibo a disposizione;
– coloro che
esercitano un lavoro che è moralmente e ordinariamente incompatibile con il
digiuno (es: lavori pesanti);
– coloro che fanno un
lavoro intellettuale molto faticoso (es. studenti sotto esami);
– chi deve fare un
lungo e faticoso viaggio, per un maggiore bene o per un’opera di pietà più
grande se questa è moralmente incompatibile con il digiuno (es: assistenza ai
malati).
Fonte: Radiospada, 2.3.2014
Fonte: Radiospada, 2.3.2014
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