Abbiamo avuto modo di parlare delle
Sacre Spine della corona di Cristo e del miracolo del “rinverdimento” di alcune
di esse (v. qui e qui).
Tali spine, alla luce degli studi fatti, dovrebbero appartenere ad un rovo denominato Zizyphus vulgaris lam, conosciuto anche con il nome di Zizyphus spina-Christi.
Tali spine, alla luce degli studi fatti, dovrebbero appartenere ad un rovo denominato Zizyphus vulgaris lam, conosciuto anche con il nome di Zizyphus spina-Christi.
Verosimile ricostruzione della corona di spine |
Giulio Ricci, Ricostruzione della coronazione di spine |
In
particolar modo va segnalata quella conservata nella Cattedrale di Andria, nota
come la “Grande Spina” sia per le dimensioni sia per i fenomeni che
l’interessano allorché il Venerdì Santo viene a coincidere con la festa
dell’Annunciazione nella quale si fa memoria dell’Incarnazione del Verbo ed in
cui, secondo calendari e fonti medievali, si commemora la creazione di Adamo da
parte di Dio. Essa ha una storia davvero affascinante, che la lega a S.
Ludovico (Luigi) IX d'Angiò, re di Francia: una sua discendente, andata in
sposa al duca di Andria, la portò nella città pugliese quale dote nuziale (v. qui e qui. Per
approfondimenti storici, v. qui, qui, qui e qui).
Anche in
quest’anno 2016, dopo quello del 2005, in un contesto di preghiera (v. qui) e di fede del popolo di Dio (che manifesta una sorta di "divorzio" tra la sua fede e lo scetticismo di stampo simil-protestante di gran parte dell'attuale clero), il
Signore ci ha fatto la grazia di contemplare la sua Potenza, con il rinnovarsi
del prodigio della Spina Santa conservata nella città di Andria.
Il
fenomeno è stato accertato ufficialmente dalla Commissione
scientifico-pastorale appositamente costituita che, dell’evento, ha redatto apposito
verbale notarile. Peraltro va ricordato che la stessa Spina era stata
sottoposta a ricognizione canonica nel febbraio scorso, onde poterne rilevare i
crismi dell’ufficialità il colore e lo stato, al fine di evidenziare in maniera
rigorosa e scientificamente ineccepibile il prodigio (v. qui, qui, qui, qui e qui. Le immagini sono tratte dal sito della Diocesi di Andria).
Nel
tardo pomeriggio di ieri era dato il seguente comunicato stampa: «Verso le ore
16.10, si è rilevata la presenza di un lieve rigonfiamento di colore bianco a
forma sferica, a mo’ di gemma, posto a 3mm. circa dall’apice, lato destro della
Spina, più precisamente sul bordo della scheggiatura apicale. Successivamente,
verso le ore 17.10, si sono rilevate a occhio nudo, una seconda gemma, posta
all’apice della Spina, e una terza gemma, posta 4/5 mm. sotto la prima; ancora
più verso la base della Spina, il residuo del precedente prodigio dell’anno
2005 è sembrato rifiorire. Tanto è stato constatato direttamente, oltre che
dalla Speciale Commissione, anche da mons. Raffaele Calabro, il quale alle
17.40, durante l’omelia dell’azione liturgica del Venerdì Santo ha annunciato
ai fedeli: “In questa circostanza ho il piacere di annunciare a voi tutti in
maniera solenne che il miracolo ha avuto inizio”» (v. qui, qui, qui, qui e qui. Cfr. qui il servizio televisivo di un'emittente locale).
L'evento è stato celebrato con l'emissione di un francobollo e di un annullo speciale delle Poste italiane (v. qui).
Pure
a Bari, secondo notizie Ansa, si sarebbe verificato, sebbene di minor portata,
un analogo fenomeno prodigioso sulla Sacra Spina conservata nella Basilica di
S. Nicola: vi sarebbero state su questa variazioni cromatiche ed addirittura il delinearsi di un volto umano maschile (v. qui e qui). Pure di esso è stato redatto apposito verbale notarile. Anche per questa Spina era stata costituita una Commissione scientifica (v. qui).
Altro fenomeno, a quanto si sa, si è verificato anche ad Umbriatico in Calabria (v. qui, qui, qui. Il video è qui. Per riferimenti storici, v. qui). Grande attesa vi è stata pure per la Spina di Castellammare di Stabia (v. qui, qui, qui, qui), sebbene pare che alcun fenomeno di rilievo si sia ivi verificato (v. qui). Pure Vasto ha una Spina analoga (v. qui) e così Aversa (v. qui, qui, qui e qui) e San Giovanni Bianco (v. qui e qui).
Altro fenomeno, a quanto si sa, si è verificato anche ad Umbriatico in Calabria (v. qui, qui, qui. Il video è qui. Per riferimenti storici, v. qui). Grande attesa vi è stata pure per la Spina di Castellammare di Stabia (v. qui, qui, qui, qui), sebbene pare che alcun fenomeno di rilievo si sia ivi verificato (v. qui). Pure Vasto ha una Spina analoga (v. qui) e così Aversa (v. qui, qui, qui e qui) e San Giovanni Bianco (v. qui e qui).
Siano
rese grazie a Dio per queste conferme alla fede cattolica! Il prossimo
appuntamento è per il lontanissimo 2157, vale a dire tra 141 anni!
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