Oggi, oltre San Giorgio Martire, la Sinassi di
Sant’Adalberto è alla basilica omonima di Sant’Adalberto nell’isola Tiberina.
Un gran numero di Messali del basso Medioevo
contengono questa festa che può considerarsi come davvero romana. In effetti,
la Città eterna fu elevata moralmente e spiritualmente, verso la fine del X
sec., dalla vista che questo zelante vescovo di Praga, il quale, avendo deposto le
insegne della sua dignità, si fece monaco nel monastero di San Bonifacio sull’Aventino, chiamato dal Baronio, Seminarium (o domicilium) Sanctorum, a
causa dei santi che sembravano all’epoca essersi dati appuntamento in quel
luogo (cfr.
Mariano Armellini, Le chiese di Roma dal secolo
IV al XIX, Tipografia Vaticana, Roma 18912, p. 587). Ma il clero di Praga reclamò il suo vescovo al Papa,
in modo che Adalberto dové abbandonare una o due volte il suo tranquillo ritiro
e le funzioni di cuoco del monastero, che gli avevano assegnate, per riprendere
il bastone pastorale. Infine, nel 997, ricevette la palma del martirio dalle
mani dei pagani e l’imperatore Ottone III, poco prima suo amico ed ammiratore, gli fece elevare, nell’isola tiberina, una basilica che è citata
per la prima volta in un documento del 1029: Ecclesia s. Adalberti in insula Licaonia.
Allo scopo di rendere
più venerabile il santuario del suo amico divenuto martire e santo, Ottone III
obbligò gli abitanti di Benevento a cedergli il corpo di san Bartolomeo.
Sembra, invece, che questi gli abbiano consegnato, al posto del suo corpo, le ossa
di san Paolino da Nola, che depose nella nuova basilica dell’isola tiberina.
Più tardi, il ricordo di sant’Adalberto cadde quasi nel dimenticatoio e la
chiesa fu comunemente designata sotto il nome dell’apostolo Bartolomeo (su questa chiesa, cfr. ibidem, pp.
620-622; Ch. Huelsen, Le Chiese di Roma nel medio evo,
Firenze 1927, p. 206).
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Anonimo, Santi ungheresi (SS. Adalberto, Martino, Stefano che venera la Vergine, Ladislao ed Emerico) difendono contro i turchi, 1642, Chiesa di S. Ignazio di Loyola, Győr |
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Michael Willmann, Martirio di S. Adalberto, XVII sec. |
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Mihály Kovács, S. Adalberto, 1855, Dobó István Castle Museum,
Eger |
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S. Adalberto, Basilica di S. Stefano, Budapest |
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Peter von der Rennen, Sarcofago-reliquiario di S. Adalberto, 1662, Cattedrale Metropolitana, Gniezno |
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