La festa di
quest’anima serafica del Carmelo di Firenze (+ 25 maggio 1607 e canonizzata da
Clemente IX nel 1669) fu dapprima introdotta da Clemente X nel calendario, nel
1670, fissandola al 25 dello stesso mese, col rito semidoppio. In seguito, con
l’istituzione della festa di san Gregorio VII nel 1728, fu portata al 27. Quando,
nel 1899, Leone XIII estese, per lo stesso giorno, l’ufficio del Venerabile
Beda alla Chiesa universale, santa Maria Maddalena dovette cedere il posto al
nuovo dottore e la sua festa fu trasferita al 29.
Roma cristiana ha
eretto una parrocchia alla nostra santa nel 1976, consacrata nel 1983, situato
a Casal de’ Pazzi (quartiere Ponte Mammolo). La chiesa fu visitata da papa
Giovanni Paolo II il 15 marzo 1987.
La messa è quella del
Comune delle Vergini, come il 10 febbraio. La prima colletta è propria.
Tra i doni speciali,
che hanno reso celebre santa Maria Maddalena, della nobilissima famiglia dei
Pazzi di Firenze (quella stessa famiglia, per intenderci, che era antagonista
dei Medici e che divenne celebre per la nota congiura ai danni di Giuliano e
Lorenzo de’ Medici del 26 aprile 1478), notiamo il profumo, che, ancora oggi,
emana delle sue spoglie verginali conservatesi senza corruzione.
Sono anche celebri le
numerose rivelazioni che ebbe la Santa; tra esse ce n’è una che riguarda
l’immensa gloria ottenuta in cielo da san Luigi Gonzaga. Una bella massima
della Santa è anche rimarchevole. Santa Teresa aveva costume di ripetere: “O
soffrire, o morire”. Santa Maria Maddalena modificò questa parola, e ne integrò
il significato: “Non morire, ma soffrire”. Di fatto, tutta la nostra gloria
futura dipende dalla parte che avremo avuto alla passione di Gesù. È solamente
per questo che la vita è preziosa.
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Anonimo, S. Maria Maddalena de' Pazzi in estasi riceve lo Spirito Santo per ogni giorno dell'ottava della Pentecoste in queste sette forme di Nuvola di Fuoco di Colonna, di Fiume, di Colomba, di Vento, XIX sec., collezione privata |
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Francesco Curradi, S. Maria Maddalena de' Pazzi,1626 |
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Andrea Sacchi, Le tre Maddalene (SS. Maria Maddalena del Giappone, Maria Maddalena penitente, Maria Maddalena de Pazzi), 1634, Galleria Nazionale d'Arte Antica, Roma |
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Lazzaro Baldi, La
Madonna dona il velo della purezza a S. Maria Maddalena de’ Pazzi, 1669
circa |
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Anonimo, S. Maria Maddalena de Pazzi, XVII sec., Eremo carmelitano di S. Maria degli Angeli, S. Martino alla Palma |
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Agostino Melissi (attrib.), S. Agostino incide sul cuore di S. Maria Malddalena de' Pazzi, XVII sec., collezione privata |
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Juan de
Valdés Leal, SS. Margherita de’ Pazzi,
Agnese, Apollonia e Giovanna Scopelli (o beata Giovanna da Tolosa?), XVII sec., Chiesa del Carmelo Calzado, Cordova |
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Antonio Van de Pere, Visione di S. Maria Maddalena, che viene incoronata da Cristo e da Maria, 1670 circa, Santuario della Virgen del Carmen de PP Carmelitas, Medina del Campo |
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Pedro de Moya y Agüero, Visione di S. Maria Maddalena de Pazzi, 1640-74, Museo de Bellas
Artes, Granada |
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Ciro Ferri, Vergine e santa Maria Maddalena dei Pazzi, 1684, Cappella Maggiore, Chiesa di S. Maria Maddalena de Pazzi, Firenze |
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Luca Giordano, La Vergine Maria presenta il Bambino Gesù a S. Maria Maddalena, 1685, Cappella Maggiore, Chiesa di S. Maria Maddalena de Pazzi, Firenze |
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Scuola di Carlo Maratti, S. Maria Maddalena de Pazzi, 1700, Accademia di S. Luca, Roma |
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Scuola di GD Sagrestani,
S. Agostino scrive sul cuore della santa, 1700 circa |
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Giovanni Camillo Sagrestani, S. Maria Maddalena de' Pazzi, XVIII sec., museo diocesano, Arezzo |
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Alessandro Franchi, Estasi
di S. Maria Maddalena, XIX sec., Seminario vescovile, Firenze |
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