Sant’Angela è la fondatrice delle Orsoline, alle quali diede la regola
del Terz’ordine di san Francesco. La sua festa fu introdotta nel calendario
della Chiesa universale da Pio IX nel 1861. I devoti pellegrinaggi di Angela in
Palestina ed a Roma ricordano in una certa maniera quelli che, circa due secoli
prima, santa Brigida di Svezia aveva compiuto; queste due sante brillarono per
una stessa fede e trovarono lo stesso credito presso i Papi, così che Clemente
VII non voleva permettere più ad Angela di allontanarsi dalla Città eterna. Dopo
aver raggruppato intorno a lei uno sciame di sacre vergini che si dedicavano
all’educazione cristiana delle fanciulle, Angela, carica di meriti, s’involò
verso il cielo il 27 gennaio 1540.
Roma cristiana ha dedicato alla santa una chiesa, a pianta ottagonale,
nel quartiere Nomentano, costruita nel 1955 e consacrata nel 1967. Essa è titolo cardinalizio dal 2014. Fu visitata da Giovanni Paolo II nel 2001.
La messa è quella del comune Dilexísti,
come per santa Pudenziana, il 19 maggio, salvo le collette, che sono proprie.
La nostra Santa fu canonizzata
nel 1807 da papa Pio VII; quindi, inscritta nel calendario dal papa Pio IX nel
1861, alla data del 31 maggio con rito doppio. Dal 1955, la festa fu fissata al
1° giugno per lasciare il posto alla festa di Maria Regina introdotta da parte
di Pio XII.
Sant’Agostino osserva che, nel Vangelo, ogni anima cristiana è designata
sotto il nome di vergine, in quanto
si astiene dai piaceri illeciti e conserva pura da ogni macchia di peccato il
suo corpo ed il suo cuore (cfr. Sant’Agostino d’Ippona,
Sermo 93, De verbis Evangelii Mt 25, 1-13: “simile erit Regnum Cœlorum decem
virginibus” et cetera, cap.
III, § 3, in PL 38, col. 574B: «Sed
si bonum est abstinere ab illicitis sentiendi motibus, et ideo unaquæque anima
christiana virginis nomen accepit; quare quinque admittuntur, et quinque
repelluntur? Et virgines sunt, et repelluntur. Parum est quia virgines sunt: et
lampades habent. Virgines, propter abstinentiam ab illicitis sensibus; lampades
habent, propter opera bona»; «Ma se è un bene
astenersi dai moti illeciti dei sensi e perciò qualunque anima cristiana ha
ricevuto il nome di vergine, per qual motivo cinque di esse vengono fatte
entrare e cinque sono respinte? Sono vergini eppure sono respinte. Non basta
che siano vergini, ma hanno anche le lampade. Sono vergini in quanto si
astengono dalle sensazioni illecite, hanno le lampade in quanto fanno le opere
buone»).
Bisogna
notare l’ordine seguito nella preghiera sulle oblazioni: dapprima, gli esercizi
della via purgativa, per sbarazzarci dal peccato; poi le opere della via
illuminativa, per costruire su queste prime rovine il nostro edificio spirituale.
Romanino, Matrimonio mistico di S. Caterina d’Alessandria con i SS. Lorenzo, Orsola ed Angela Merici, 1540 circa, Brooks Memorial Art Gallery, Memphis |
Luigi Marai, S. Angela Merici, XIX sec., museo diocesano, Verona |
Domenico Caretti, S. Angela Merici, Museo mericiano, Brescia |
Corpo incorrotto di S. Angela, chiesa omonima, Brescia |
Nessun commento:
Posta un commento