Nella festa della Madre e Regina del Monte Carmelo,
rilanciamo questo contributo di Cristina Siccardi.
Icona della Madonna del Carmine detta "la Bruna", Basilica del Carmine Maggiore, Napoli |
Madonna del Carmine, XVIII sec., Chiesa della Madonna del Carmine, Manfredonia |
Madonna del Carmine, XVIII-XIX sec., Chiesa del Carmine, Andria |
Ambito marchigiano, Madonna del Carmine, XVIII sec., museo diocesano, San Benedetto del Tronto |
Gianfrancesco Modigliani, Madonna del Carmine tra i SS. Girolamo, Francesco d'Assisi, Giovanni Battista e Caterina d'Alessandria, fine XVI sec. - inizi XVII, Chiesa di S. Domenico, Cesena |
Ambito romagnolo, La Vergine col Bambino consegnano lo scapolare a S. Simone Stock, XVIII sec., museo diocesano, Cesena |
La Vergine Maria consegna lo scapolare a S. Simone Stock con anime purganti, Chiesa del Carmine, Milazzo |
Luca Giordano, Madonna del Carmine con le anime purganti, 1684, Chiesa di S. Pietro in Castello, Venezia |
Ambito emiliano, Madonna del Carmelo tra i SS. Luigi Gonzaga e Carlo Borromeo, XIX sec., museo diocesano, Bologna |
Ambito ligure, S. Simone Stock riceve dalla Vergine cl Bambino lo scapolare, XIX sec., museo diocesano, Chiavari |
Enrico Scuri, S. Simone Stock riceve lo scapolare, 1835, Bergamo |
Ambito bergamasco, La Madonna del Carmelo consegna lo scapolare a S. Simone Stock, 1859 |
Giuseppe Carsana, Madonna del Carmine, 1865, museo diocesano, Bergamo |
Sebastiano Santi, Madonna del Carmine col Bambino in trono tra i SS. Francesco d'Assisi e Anna, 1850-60, oratorio Madonna del Carmine, Padova |
Alessandro Abate, Madonna con S. Simone Stock e anime purganti, 1915, Catania |
Luigi Morgari, Madonna del Carmine e S. Simone Stock, 1924 circa, Chiavari |
Ambito meridionale, Madonna del Carmelo ed anime purganti, XIX sec., Rossano Calabro |
La fervida devozione alla Madonna del Carmelo in
Italia
di Cristina Siccardi
Innumerevoli sono, da Nord al Sud d’Italia, i Santuari dedicati alla
Madonna del Carmelo e innumerevoli saranno, come da tradizione, le processioni
ed i riti che si terranno, anche quest’anno, in occasione del 16 luglio.
Parallelamente ad una civiltà profana e pagana, rimangono a baluardo della
cristianità proprio i Santuari, dove gli abitanti di questi luoghi si sentono
legati da un’antica e sacrale appartenenza, che va ben al di là delle ideologie
e delle mode. Dietro ad ogni Santuario del Carmine esistono grazie e miracoli
privati e collettivi. Antiche e recenti storie prodigiose a dimostrare il
soccorso mariano. Il legame che unisce le popolazioni italiane alla Madonna del
Carmelo è sorprendente e si è stabilito, con grande frequenza, con gli
allevatori, i pescatori, gli agricoltori, gente che trae dalla natura il sostentamento
delle proprie famiglie.
Processioni, preghiere, rosari, novene, tenzoni medioevali, sbandieratori,
falconieri, maestri d’armi, giochi, tripudio di colori, fiori e fuochi
pirotecnici creano scenografie propizie per i momenti di festa dedicati alla
Madonna, dove le persone dimenticano temporaneamente di vivere in un tempo anticattolico.
Da oltre 400 anni, per esempio, la tradizione ripete a Cuneo, con gli stessi
percorsi, gli stessi riti, gli stessi oggetti devozionali e le stesse divise
del XVII secolo la processione della vigilia della Festa mariana.
Lo scorso anno 70 confraternite e oltre 1000 confratelli hanno partecipato al
corteo religioso, vestiti dei costumi tipici dei Cavalieri del Santo Sepolcro,
di Santa Croce, delle Umiliate di Bernezzo, della Misericordia, dei Battuti di
Fossano, di San Sebastiano di Castelletto Stura, oltre a quelle della
Cattedrale guidate dalla Compagnia del Carmine, dagli incappucciati di San
Sebastiano, dei confratelli di San Giacomo e da Confraternite francesi,
monegasche e di Siviglia. Presenti anche gli impressionanti Cristi liguri
portati a spalle dai giovani.
A Chialamberto, nelle Valli di Lanzo (Torino), in frazione Vonzo, la
Vergine del Carmelo viene onorata nel Santuario della Madonna del Ciavanis la
seconda domenica di luglio, con pellegrinaggio la mattina al Santuario, posto a
circa 1800 m s.l.m. In un tripudio alpino di magnificente bellezza si perviene
al magnifico spalto del Santuario mariano, cui si accede salendo 300 scalini in
pietra.
A Luzzogno (Verbania) vengono consegnati gli scapolari, ogni 16 luglio, ai
bambini che compiono 1 anno, come atto di affidamento alla Madonna e ogni 50
anni la statua della Vergine viene trasportata solennemente: la prossima processione
cadrà nel luglio del 2037. A San Valentino, frazione di Badia Calavena
(Verona), la festa della Madonna del Carmine dura tre giorni con triduo di
preparazione, musica e fuochi d’artificio.
Nella chiesa è visibile una fotografia dei 50 soldati di San Valentino che,
grazie all’intercessione della Madonna, tornarono a casa dopo la seconda Guerra
mondiale. La mattina della prima domenica seguente il 16 luglio, nella Chiesa di
Santo Stefano del Ponte a Sestri Levante (Genova), i Sestresi festeggiano la
Madonna del Carmelo quale «grande madre delle vigne e dei
frutteti». La statua della processione, con la confraternita e
grandi crocefissi, viene addobbata con grappoli d’uva fatti maturare in
anticipo.
A Terracina (Latina) la statua della Madonna viene portata in processione
prima per le strade addobbate con le luminarie, poi, giunta al porto, prende la
via del mare sull’ultima delle paranze dei pescatori illuminate per l’occasione.
All’altezza del promontorio del Circeo viene gettata una corona di alloro e
fiori in ricordo dei caduti in mare. Al rientro in porto la statua viene
accolta da uno spettacolo pirotecnico, mentre cittadini e turisti si affollano
sulle bancarelle della fiera e intorno ai banchi dei pescatori in occasione
della Sagra del pesce.
A Roma la Festa del Carmine è molto sentita e viene celebrata in tutte le
parrocchie, conventi e monasteri Carmelitani. Il primo sabato dopo il 16 luglio
inizia la Festa de Noantri, la più popolare solennità religiosa di Roma,
che ha il suo vertice nella processione della Madonna Fiumarola in barca sul
Tevere, l’ultima domenica di luglio. Il 15 luglio, nel paese di Campomaggiore
(Potenza), vengono portati in processione delle sculture a forma di chiesa,
realizzate dai diversi quartieri del paese.
Il 16 luglio si svolge la solenne processione, alla quale partecipano donne
che seguono scalze la statua della Vergine, cantando alla Madonna del Carmelo.
La benevolenza della Vergine per questo luogo è riscontrabile nell’aver
intercesso per la salvezza della popolazione intera dalla frana che distrusse
il paese nel 1885, rivelando a due contadini l’imminente catastrofe.
I festeggiamenti a Napoli si protraggono per una settimana circa e trovano
il loro culmine in uno spettacolo pirotecnico che prevede l’accensione di
fuochi che circondano il campanile della Chiesa della Madonna del Carmine di 75
metri, il più alto della città. L’origine della festa è rievocativa di un
evento miracoloso: il 17 ottobre 1439 la città era assediata dall’esercito di
Re Alfonso V d’Aragona e del fratello Pietro, intenzionati a contendere il
trono di Napoli al duca Renato d’Angiò.
Pietro diede ordine di colpire il convento del Carmine divenuto caposaldo
dell’armata Angioina e da una enorme bombarda fu sparata una palla contro il
convento, che cadde dove era custodito un crocifisso ligneo della seconda metà
del XIV secolo: non solo esso non venne distrutto, ma cambiò le pose facciali e
del corpo. Da allora è oggetto di grande venerazione ed è custodito sotto
l’arco del transetto, dentro un grande tabernacolo.
I festeggiamenti a Gragnano (Napoli), durano circa 15 giorni, durante i
quali oltre alle novene e alle omelie di predicatori francescani, si celebrano
due processioni; una grande folla di fedeli le accompagna, dominate dal grande
carro dorato trainato dai simboli dei quattro evangelisti, sul quale la Madonna
risplende nei suoi abiti carmelitani, con corona e manto regale.
A Sannicandro di Bari si festeggia il 15 e il 16 luglio. Nella seconda
parrocchia sannicandrese, il Carmine, si inserisce la manifestazione
dell’abitino dei Quattro Cantoni, meglio conosciuta come «U Pizz’kellò». Il
gioco consisteva e consiste nel realizzare una piramide umana, composta da nove
persone che deve avanzare su un percorso rettilineo. I quattro Cantoni sono le
quattro contrade del paese (ossia Assunta, Torre, Carmine e Castello) che si
sfidano in gare ad eliminazione diretta.
Palmi (Reggio Calabria) fu epicentro del terremoto del 16 novembre 1894, la
sera dell’evento la popolazione portò in processione la statua della Madonna
del Carmine che, fin dal 31 ottobre mostrava segni prodigiosi quali pianto, movimenti
degli occhi, cambio di colorazione del volto. Quando la processione raggiunse
l’estremità della città, si verificò il violento sisma che colpì gran parte
delle case, ma perirono solo 9 persone su circa 15.000 abitanti, la maggior
parte dei quali si trovava in processione. A Buseto Palizzolo (Trapani) la
festa è tra le più sentite manifestazioni di fede della Sicilia Occidentale.
Dopo la Santa Messa del 16 luglio celebrata dal Vescovo, la pregevole
immagine della Madonna del Carmelo con Bambino, opera dello scultore Rosario
Bagnasco, viene «scinnuta», ovvero scesa dall’altare maggiore, e rivestita con
abiti bianchi a protezione dal sole e dalla polvere, e trasportata a spalla
nella Chiesa della Madonna di Fatima di Pianoneve, seguendo un suggestivo percorso
tra campi, ulivi e vigne.
Questi sono minimi esempi della galassia Flos Carmeli disseminata su tutta
la penisola, i cui echi non possono raggiungere gli attuali interessi di chi ha
potere, ma la Vergine del Carmelo si muoverà ancora alla vista dei sinceri
onori a Lei tributati e all’ascolto della soave orazione a Lei dedicata: «Madre mite, pura nel cuore, ai figli tuoi sii propizia, stella del
mare (…) Giglio cresciuto tra alte spine, conserva pure le menti fragili e dona
aiuto. /Forte armatura dei combattenti, la guerra infuria, poni a difesa lo
scapolare./ Nell’incertezza dacci consiglio, nella sventura, dal cielo impetra
consolazione (…)».
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