10 agosto 1936: martirio del requeté Antonio Molle
Lazo, di 21 anni. Fu rapito e torturato dagli anarco-comunisti (che gli
tagliarono un orecchio e parte del naso, gli cavarono un occhio e gli
sfondarono l’altro con un pugno). Davanti al miliziano, che gli puntò il fucile
per ucciderlo, stese le braccia in croce e ripeté, come i Cristeros messicani, per l’ultima volta: “Viva
Cristo Re!”.
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