Le
letture di ieri, VI domenica del tempo ordinario (Anno A) secondo il calendario
del Novus Ordo montiniano (nel calendario tradizionale ieri era la
Domenica di Settuagesima!) cadevano a pennello sul tema su cui da mesi si
dibatte e cioè se sia lecito o no ad un divorziato risposato accedere o meno
alla Comunione in ragione della c.d. misericordia.
Le
letture di ieri, ebbene, non davano adito a dubbi di sorta né ammettevano
eccezioni o un discernimento “caso per caso”.
Non
sarà, del resto, un caso se il vescovo di Roma Bergoglio si sia guardato bene
dal commentare il passo evangelico matteano «chiunque sposa una ripudiata,
commette adulterio». Egli si è soffermato solo su quello precedente cioè dei
pensieri impuri, trovando – evidentemente – sconveniente soffermare l’attenzione
sul passo successivo molto esplicito e decisamente in rotta con la sua
esortazione Amoris laetitia. Non sarà neppure un caso che anche i
predicatori ieri, commentando le letture, o semplicemente abbiano – come il Nostro
– “dimenticato” il punto dolente oppure abbiano cercato di dargli un
significato diverso da quello del testo stesso.
In
verità, quel testo evangelico è la pietra d’inciampo dell’intero apparato dell’Amoris
laetitia; pietra d’inciampo che non ammette repliche, visto che si
tratta delle parole esplicite di Nostro Signore. Ogni replica equivarrebbe a riscrivere
il Vangelo ed a sostituirsi – con superbia – al Signore stesso.
Significativamente un vescovo di Bismarck, negli Stati Uniti, Mons. David Kagan, ha scritto su twitter: “Leggete il Vangelo di oggi. Non c’è da sorprendersi che la Chiesa abbia sempre insegnato che i divorziati e risposati non possono ricevere la Santa Comunione. Sesto comandamento” (cfr. Marco Tosatti, A.L. Un vescovo USA: il Vangelo di ieri spiega perché la Chiesa ha sempre negato la Comunione ai divorziati risposati, in Stilum Curiae, 12.2.2017). Insomma, il fedele comune, sentendo queste parole delle letture, trova difficile fare due più due eguale a cinque. Sarebbe da eretici cercare, nelle parole chiare e definitive di Gesù, delle eccezioni, che Egli non ha ammesso. Cfr. Antonio Socci, Domenica scorsa in tutte le chiese cattoliche è stato letto un formidabile “manifesto” che demolisce tutto il bergoglismo. Era nelle letture della Messa, in blog Lo Straniero, 13.2.2017.
Gesù
risponde ai Dubia; causa finita
Nelle letture odierne il vangelo parla molto chiaro. Dal libro del
Siracide: “… a nessuno ha dato il permesso di peccare”;
Dal Vangelo: “Non crediate che io sia venuto ad
abolire la Legge o i Profeti; non sono
venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. 18In verità io vi dico: finché
non siano passati il cielo e la terra, non passerà un
solo iota o un
solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. 19Chi dunque
trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare
altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli…”.
Fonte: Libertà e persona, 12.2.2017
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