Martedì,
7 marzo 2017, festa di S. Tommaso d’Aquino
Anche
la Scuola Ecclesia Mater ha aderito convintamente, assieme ad altre
associazioni e blog (v. qui),
alla campagna “a reti unificate” per chiedere le dimissioni di mons.
Vincenzo Paglia dai suoi ruoli di Presidente della Pontificia Accademia per la
Vita e di Cancelliere dell'Istituto Giovanni Paolo II per la famiglia, stante l’incompatibilità
di questi con le sue recenti – ed assai gravi – affermazioni rese a favore di
Giacinto, detto Marco, Pannella nella sede del partito radicale “transnazionale”.
Non
a caso abbiamo deciso di farlo oggi, nella festa di S. Tommaso d’Aquino, l’insigne
Dottore Angelico, il quale, nella sua esistenza, ha inteso insegnare che non è
il pensiero a determinare l’essere, ma è l’essere che determina il pensiero. La
superbia infatti fa ritenere che il nostro pensare sia il fondamento
dell’essere, mentre invece l’umiltà porta ad osservare e argomentare l’essere
delle cose, soprattutto in quelle divine. «Questa è una mela. Chi non è d’accordo, può
andar via»: così iniziava il Doctor Communis le sue lezioni, mostrando
ai suoi allievi una mela.
Non
si comprende, , come questo prelato possa ricoprire ruoli istituzionalmente
preposti alla tutela della vita e della famiglia ed al contempo rilasciare
gravi dichiarazioni di elogio sperticato verso il personaggio che fu il Pannella,
il quale, in vita, fu promotore, tra le altre cose, di campagne abortiste,
divorziste, pro-eutanasia, pro unioni omosessuali.
Se
il prelato in questione sente di condividere nell’intimo quegli elogi, bene, lo
faccia pure, ma lasci almeno quegli incarichi istituzionali. Per la verità,
dovrebbe anche compiere una sorta di coming-out di apostasia (vista l’incompatibilità
dell’adesione alle idee che furono del Pannella con la fede cattolica), ma sorvoliamo
per il momento: a noi è sufficiente che, almeno per coerenza minima, cessi di
ricoprire ruoli istituzionali incompatibili con Pannella ed i radicali.
Se,
al contrario, li continuasse a mantenere, le stesse istituzioni, che oggi egli
rappresenta, e per la verità anche la stessa Chiesa, ne sarebbero vulnerate
nell’autorevolezza acquisita nel corso di alcuni decenni, trasformandosi in
consessi ipocriti. Dalla tutela della vita e della famiglia fondata sul
matrimonio si passerebbe de facto all’esaltazione della cultura della morte e
del libertinismo nei costumi.
Mons.
Paglia, quindi, faccia cessare quest’ipocrisia!!!! Vada, dunque, via, come
diceva S. Tommaso, se non è d’accordo con il Vangelo della Vita e del
Matrimonio. Assuma una decisione coerente con le idee che ha manifestato
pubblicamente.
È in gioco la
credibilità della Chiesa, delle istituzioni che rappresenta e, non ultima, pure
la Sua.
Per chi volesse, come singolo, sottoscrivere l'appello, può farlo qui. Se ci fosse bisogno di ulteriori argomenti, v. R. Cascioli, E Paglia andò in cielo con trans e gay, in LNBQ, 8.3.2017; Il pittore blasfemo e porno che piace tanto al presidente della Pontificia Accademia per la Vita, in Libertà e persona, 8.3.2017; Matthew Cullinan Hoffman, Vatican archbishop featured in homoerotic painting he commissioned, in Lifesitenews, March 3, 2017.
Scuola Eccl. Mater
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