Per ricordare il pio transito del Venerabile Pio XII,
avvenuto nella notte del 9 ottobre 1958, rilanciamo questo contributo tratto
dal sito ufficiale della causa di canonizzazione del Venerabile, che spiega l’origine
di una celebre immagine del Santo Padre.
Preghiamo Dio affinché voglia accordare alla sua
Chiesa il riconoscimento, in terra, dei meriti di questo suo degno Pastore e
Vicario di Cristo, mediante la corona della santificazione.
Il Crocifisso del Papa
Il
21 gennaio 1957, Papa Pio XII visita – inaugurandone i nuovi
ambienti dopo la ristrutturazione – l’Almo Collegio Capranica, a Roma, nella
festa di Sant’Agnese, dal 1457 Patrona dell’istituto romano. Pacelli aveva
vissuto lì alcuni mesi, durante gli anni della sua formazione sacerdotale, e a
quegli anni risale una particolare devozione del Papa ad un antico crocifisso
ligneo, legato alla vita quotidiana degli alunni capranicensi. Pubblichiamo di
seguito un articolo già comparso su questo sito web, riguardo proprio a questo
crocifisso, ancora conservato presso l’Almo Collegio.
Il
culto al Sacratissimo Cuore di Gesù è intimamente connesso al culto della
Croce. Sin dalle sue prime apparizioni a Santa Margherita, Gesù mostra il cuore
che tanto amò il mondo portando la croce sulle spalle. Proprio Pio XII, nella
grande enciclica su questa devozione, osserva: «Una fervida devozione verso il
Cuore di Gesù alimenterà e promuoverà specialmente il culto alla sacratissima
Croce, come pure l’amore verso l’augustissimo Sacramento dell’altare» (Haurietis aquas, 1956).
Eugenio
Pacelli dovette cominciare ad amare Gesù crocifisso sin dalla più tenera età.
Non vi sono testimonianza in proposito, ma è facile immaginare che – nelle sue
documentate visite alla Madonna della Strada con la mamma, presso la Chiesa del
Gesù – diverse volte la donna e il bambino si saranno fermati anche innanzi
all’antico Crocifisso Maggiore venerato in quella chiesa della Compagnia di Gesù.
Certamente,
invece, il giovane seminarista Pacelli imparò a nutrire una particolare
devozione per il crocifisso all’ingresso dell’Almo Collegio Capranica, dove per
circa un anno soggiornò insieme ad altri candidati al sacerdozio. Una pia
tradizione del Collegio, infatti, vuole che ciascun seminarista entrando ed
uscendo dal seminario baci quel crocifisso in legno, posto tra le due rampe di
scale che portano al primo piano – ove una volta avevano sede le stanze dei
ragazzi.
Doveva
esserci un legame particolare tra quel crocifisso e il giovane Eugenio Pacelli,
se è vero – come non c’è ragione di dubitare – quello che racconta Suor
Pascalina nelle sue memorie, ricordando la visita del Papa all’Almo Collegio,
il 21 gennaio 1957, in occasione della riapertura dopo una importate opera di
ristrutturazione: «L’ascensore (che prima non esisteva) era già pronto, perché
il Santo Padre non dovesse scendere a piedi le scale, quando il suo
sguardo cadde sul grande Crocifisso che, al tempo dei suoi studi, ogni alunno,
all’entrata e all’uscita, soleva baciare con grande rispetto e venerazione. Si
diresse subito verso la scala, la discese e baciò il “suo” Crocefisso, come
aveva fatto quando era giovane».
Ancora
oggi, il Crocifisso del Collegio Capranica è lì a raccogliere il saluto degli
alunni. Il piede è stato recentemente rivestito di metallo prezioso, per
nascondere il legno che i baci, nelle diverse generazioni, hanno consumato. Un
rescritto del Sommo Pontefice, lì affisso, ricorda il dono dell’indulgenza
plenaria, in alcune feste dell’anno, per chi devotamente baci quell’immagine –
alla quale, si legge in latino, «hanno spesso volto gli occhi gli alunni che si
preparavano al sacerdozio, implorando la grazia della fedeltà al futuro
ministero, e ancora oggi guardano gli alunni».
Sull’immagine,
è ben visibile il segno della ferita al costato, con la scia di sangue,
copioso, che dal quel Cuore aperto uscì, misto ad acqua. Se davvero – come ebbe
a scrivere Pio XII nel 1956 – «nessuno capirà davvero il Crocifisso, se non
penetra nel suo Cuore», c’è da credere che il giovane Pacelli tante volte avrà
guardato quel Cuore trovando rifugio ed intelletto in esso.
LEGGI QUI LA PREGHIERA DI PIO XII AL CROCIFISSO
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