Quest’anno, a causa
della Domenica delle Palme e delle festività pasquali, la festa dell’Annunciazione
cade il 9 aprile. In occasione di questa ricorrenza, rilanciamo questo contributo
di Ettore Gotti Tedeschi pubblicato su La Verità nel febbraio scorso. L'Autore rilancia il mistero della
Santa Casa di Loreto, legata a quello dell'Incarnazione del Verbo, dopo aver visitato, insieme alla propria famiglia, nel febbraio scorso, il Santuario ed i luoghi delle traslazioni miracolose con la guida d'eccezione dello studioso prof. Giorgio Nicolini e dopo aver incontrato, in privato, nella sacrestia della Basilica, il delegato pontificio, S. Ecc.za Mons. Fabio Dal Cin.
Atti falsi per
smontare il miracolo di Loreto
di Ettore
Gotti Tedeschi
Quando si vuole
negare un miracolo, perché i miracoli non devono esistere, è sufficiente
utilizzare testimonianze «suggerite», documenti di dubbia veridicità o persino
riconosciuti falsi, dettagli irrilevanti, e fare infine abili congetture.
Così è già stato fatto con i vangeli apocrifi o utilizzando le analisi fatte sui rammendi medioevali della Sindone.
Così è già stato fatto con i vangeli apocrifi o utilizzando le analisi fatte sui rammendi medioevali della Sindone.
L’ultimo
tentativo si riferisce alla traslazione miracolosa della Santa Casa di Loreto
che, essendo evento soprannaturale, per renderlo «credibile» si deve spiegare
razionalmente.
A Loreto,
nelle Marche, si venera, nel Santuario lauretano, la più importante reliquia
cattolica esistente al mondo: la Casa di Nazareth dove fu concepita e nacque la
Madonna, dove ricevette l’Annunciazione e concepì Gesù (Pio IX, bolla Inter
Omnia).
Chi è uso
viaggiare con l’aereo, avrà visto nella cappella degli aeroporti italiani la
raffigurazione della Vergine di Loreto, con Gesù che tiene in mano un aereo:
ciò perché Papa Benedetto XV, nel 1920, la consacrò Patrona degli aviatori. Ciò
è spiegato dal fatto che la Santa Casa di Nazareth, tra il 1291 e il 1296, fu
traslata miracolosamente da Nazareth in ben cinque luoghi diversi, fino a
Loreto appunto. E questo avvenne per proteggere la Santa Casa dal rischio di
distruzione, perpetrabile dai musulmani nell’epoca citata.
La verità storica (creduta fino al 1984) della «traslazione miracolosa» è stata sempre dichiarata e mai messa in dubbio per sette secoli dal magistero pontificio solenne, essendoci stati severi procedimenti canonici ecclesiali di verifica con ogni tipo di analisi scientifica e valutazione storica e archeologica dell’avvenimento, attraverso l’accertamento di testimonianze e documenti infiniti: accertamenti di vescovi locali (Fiume, Ancona, Recanati, Macerata, Napoli…) sui luoghi delle traslazioni miracolose – e soprattutto di Sommi Pontefici, da Nicolò IV (1292) a Bonifacio VIII (1294), Clemente V (1305), Giovanni XXII (1320), Leone X (1519), fino ai più recenti Pio IX, Leone XIII (Enclave Felix Lauretana Cives del 1894) Benedetto XV (1920, proclamazione Patrona dell’aviazione) e tanti altri omessi.
La verità storica (creduta fino al 1984) della «traslazione miracolosa» è stata sempre dichiarata e mai messa in dubbio per sette secoli dal magistero pontificio solenne, essendoci stati severi procedimenti canonici ecclesiali di verifica con ogni tipo di analisi scientifica e valutazione storica e archeologica dell’avvenimento, attraverso l’accertamento di testimonianze e documenti infiniti: accertamenti di vescovi locali (Fiume, Ancona, Recanati, Macerata, Napoli…) sui luoghi delle traslazioni miracolose – e soprattutto di Sommi Pontefici, da Nicolò IV (1292) a Bonifacio VIII (1294), Clemente V (1305), Giovanni XXII (1320), Leone X (1519), fino ai più recenti Pio IX, Leone XIII (Enclave Felix Lauretana Cives del 1894) Benedetto XV (1920, proclamazione Patrona dell’aviazione) e tanti altri omessi.
La Santa Casa, che si trova nel Santuario di Loreto nelle Marche
Le ricerche dimostrano che è la dimora originaria della Vergine Maria a Nazareth
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Poi (a parte san
Giovanni Paolo II nel 1994 e Benedetto XVI nel 2005, fedeli alla «tradizione»),
«miracolosamente» è iniziata l’epoca dei dubbi insinuati sul trasporto della
Santa Casa, riconoscendo «finalmente» la necessità di spiegare razionalmente la
traslazione, smontaggio, trasporto via mare e rimontaggio.
Inutili e ignorate le
denunce di falso e manipolazione documentale, utilizzando documenti già
sospettabili e anche dimostrati di essere falsi storici, che pretenderebbero
spiegare il trasferimento da Nazareth a Loreto più scientificamente. La nuova
epoca dei dubbi sembra rifiutare le storie di miracoli. Non sembra infatti
essere scientifico, e perciò credibile, un trasporto miracoloso avvenuto per
«ministero angelico», cioè fatto da angeli del cielo.
Cosicché, per rendere
credibile il fatto, si sono immaginate traslazioni più umane, fatte da crociati
che avrebbero smontato e rimontato la Casa (ben cinque volte, in cinque posti
diversi!). O persino si è congetturato che il trasporto fosse stato fatto, via
mare, da una famiglia nobile dell’Epiro che appunto si chiamava «Angeli».
Pur essendo, queste
tesi, dimostrate insostenibili e impossibili, per ragioni storiche,
architettoniche e scientifiche dal nostro Indiana Jones anconetano, il
professore Giorgio Nicolini, che ha passato la sua vita a studiare il fenomeno,
documentando la simultaneità delle date della traslazione, documentando le
analisi chimiche dei materiali, che spiegano la loro autenticità (le pietre che
compongono le tre pareti che a Nazareth erano addossate davanti a una grotta
sono autentiche della Palestina e la malta è costituita da materiali non
conosciuti in Italia, ma usati in Palestina 2000 anni fa), documentando
l’impossibilità di smontaggio e ricomposizione (il collocamento finale dove è
ora, vede la Casa senza fondamenta su una pubblica strada, con una parte
sospesa sul vuoto di un fosso, e che architettonicamente risulta non può essere
stata fabbricata lì) e dimostrando che queste ipotesi contraddirebbero le leggi
fiche (ecco che la scienza serve a provare il miracolo)…
Eppure ora, dal 1984,
si pretende di imporre l’ipotesi incredibile per rendere non credibile la
spiegazione della veridicità storica del miracolo della traslazione.
Crollando però la
soprannaturalità dell’evento tutto può essere messo in dubbio, perché è proprio
la traslazione miracolosa a dar senso all’avvenimento e all’autenticità della reliquia
della Santa Casa…
In pratica, per
«rendere razionalmente credibile» il trasferimento della Santa Casa, sembra
volersi affidare a spiegazioni che presuppongono un’impresa di costruzioni e trasporti
via mare, trasformando la traslazione miracolosa in una crociera
sull’Adriatico.
Papa Ratzinger
sosteneva che la ragione senza fede è sterile e la fede senza ragione è
sentimento, ma anche Albert Einstein pensava che la fede senza scienza fosse
miope, ma la scienza senza fede fosse zoppa.
Eppure oggi l’unico,
a mia conoscenza, rimasto a credere alla razionalità della traslazione
miracolosa, perché ne prova scientificamente la verità, è Giorgio Nicolini,
convinto che è fede razionale che spiega i misteri non svelati dalla scienza,
che invece vorrebbe spiegare i miracoli, ma anche convinto che disprezzare il
miracolo significa disprezzare la conoscenza di Dio per cercare una visione più
umana e negare il soprannaturale. Ma soprannaturale non significa «contro
natura», significa trascendere (stare sopra) ciò che è naturale. Il rischio
implicito di ignorare ciò, sta nel confondere una delle due maggiori prove
scientifiche della verità, perché la traslazione miracolosa della Santa Casa,
come la Sacra Sindone, è un «segno visibile» che dimostra che fede e scienza
non sono in conflitto.
Perché chi nega
questa verità sostenuta dal magistero della Chiesa e comprovata anche dagli
studi di Nicolini, non lo affronta in un pubblico dibattito?
Fonte: La Verità,
14.2.2018, p. 16, rilanciato da UNAVOX,
febbraio 2018
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