A S. Antonio di Padova, possono, a giusto titolo, applicarsi le parole che S. Girolamo riferiva nei confronti degli eretici: "Breviter respondebo, nunquam me haereticis pepercisse et omni egisse studio, ut hostes Ecclesiae mei quoque hostes fierent", cioè: "Mi basterà rispondere che non ho mai avuto riguardo per gli eretici e che ho impiegato tutto il mio zelo per fare dei nemici della Chiesa i miei personali nemici" (Dial. c. Pelag., Prolog. 2). Ed ancora può applicarsi a lui quanto sempre Girolamo scriveva a Rufino: "In uno tibi consentire non potero, ut parcam haereticis, ut me catholicum non probem", cioè "Vi è un punto sul quale non potrò essere d’accordo con te: risparmiare gli eretici e non mostrarmi cattolico" (Contra Ruf. 3, 43)
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