Quest'oggi è la II Domenica dopo Pasqua, dedicata al Buon Pastore.
Il Buon Pastore e la Divina Pastora |
Vogliamo celebrare questa occasione, offrendo alla meditazione ed alla riflessione la seguente immagine di Cristo, tratto da una miniatura francese del XVI sec.
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Questa miniatura che segue, a tutta pagina, è dipinta sul retro del foglio 82 dei Chants royaux sur la Conception couronnés au puy de Rouen de 1519 à 1528, conservato presso la Biblioteca Nazionale di Francia, dipartimento dei manoscritti (francese 1537). Si chiamavano "puy", sotto l'Ancien Régime, o concorsi artistici di poesia o musica, che avevano all'epoca grande popolarità, e permetteva ai migliori scrittori e artisti del regno di Francia di competere in favore delle arti.
Questo manoscritto raccoglie le poesie vincenti degli anni dal 1519 al 1528. Tra i vincitori del Puy de Rouen, si nota il nome di Clément Marot.
Il libro è illustrato con molte miniature a tutta pagina, realizzate a mano da tre artisti diversi.
La miniatura seguente di Cristo farmacista sviluppa un tema molto originale: Cristo è rappresentato come uno speziale nella sua farmacia, intento a prescrivere ad Adamo ed Eva il rimedio della salvezza!
Questo tema sviluppa l'analogia di Cristo come medico, tratto dal Nuovo Testamento in particolare da Sant'Agostino e Papa Gregorio VII: la grazia della redenzione attraverso la croce e la risurrezione è la migliore medicina di cui l'uomo e la donna hanno veramente bisogno.
Come ha dimostrato durante la sua vita pubblica attraverso le molte guarigioni miracolose che ha compiuto, Gesù Cristo non ha solo il potere di guarire le malattie, ma anche di perdonare i peccati: è il Buon Pastore venuto a guarire l'intero uomo, anima e corpo; egli è il medico di cui ha bisogno. La sua compassione per tutti coloro che soffrono va così lontano che si identifica con loro: "Ero malato e mi hai visitato" (Matteo XXV, 36).
La miniatura seguente di Cristo in una farmacia di speziale sembra aver avuto molto successo in seguito. Il Cristo speziale è riprodotto in pittura da Wilhelm Baur di Strasburgo intorno al 1625-1630. E da allora in poi, sono stati registrati più di cento di riprese di questo tema iconografico originale. Molto spesso, queste rappresentazioni sono una fonte di scelta per la storia delle farmacie, in quanto generalmente descrivono le farmacie come esistevano nel momento in cui l'artista ha sfruttato questo tema. Spesso i nomi dei medicamenti erano collocati sui barattoli degli scaffali: gli artisti inscrivevano i nomi delle tre virtù teologali (fede, speranza e carità) e le quattro virtù cardinali (prudenza, temperanza, fortezza e giustizia).
Fonte: Les tailleurs d'images, 5 mai 2019 (traduzione nostra)
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