Sante Messe in rito antico in Puglia

martedì 15 agosto 2023

EXALTATA SUPER COROS ANGELORUM - Assunzione della Beata Vergine Maria in anima e corpo


Un interrogativo che sorge, in questo giorno dell’Assunzione di Maria, è: abbiamo conferme celesti di questo dogma proclamato dal Venerabile Pio XII durante l’anno santo del 1950?

La domanda sorge spontanea se pensiamo che tutti i dogmi proclamati dalla Chiesa han trovato conferma e ratifica, diciamo così, in Cielo. Segnatamente i dogmi mariani.

Così, per es., il dogma della Theotokos, della divina maternità di Maria, proclamato dal Concilio di Efeso nel 431 d.C., da parte la circostanza che il titolo lo si trovava già nel Vangelo di Luca (S. Elisabetta, rispondendo al saluto di Maria, le disse: «a che devo che la madre del mio Signore venga a me?»: Lc 1, 43), ebbe conferma dalla viva voce della Vergine apparendo alle soglie dell’anno mille (1001 per l’esattezza) ad un conte di Ariano e ad un contadino, nel bosco del Cervaro, a sud di Foggia, in quello che è oggi è il Borgo Incoronata, una frazione della città di Foggia. Qui la Vergine Maria si presentò esplicitamente con le parole al conte: «Non temere, io sono la Gran Madre di Dio, voglio che mi sia eretta qui una cappella per essere venerata dai fedeli […]» (v. qui).

In modo non dissimile, fu confermato – sempre riguardo a Maria – il dogma del suo immacolato concepimento proclamato dal beato papa Pio IX nel 1854. Addirittura, qui il dogma fu proclamato dalla stessa Vergine prima della proclamazione formale della Chiesa. A Rue du Bac, a Parigi, nel novembre 1830 (quattordici anni prima del dogma), infatti, nell’apparizione della Medaglia miracolosa a S. Caterina Labouré, poteva leggersi nell’ovale della medaglia vista dalla santa «O Maria concepita senza peccato, prega per noi che a Te ricorriamo». Non solo. Ma a Lourdes, nel 1858, la Vergine, apparendo all’ignorante pastorella S. Bernadette, ebbe modo di presentarsi con l’appellativo – incomprensibile per la ragazza - «Io sono l’Immacolata Concezione». Come a voler dire alla Chiesa: già ve l’ho detto, ma se non lo comprendete, ve lo ribadisco e confermo!

Bene. E riguardo all’Assunzione cosa possiamo dire?


Innanzitutto, abbiamo delle prove materiali di quest’evento. Sì, non abbiamo testimonianze evangeliche, ma prove materiali che ci riportano direttamente a quell’evento e la cui attendibilità è fondata su testimonianze storiche e sulla traditio plurisecolare, per non dire bimillenaria, dei fedeli. Ci riferiamo innanzitutto alla c.d. tomba della Vergine, a Gerusalemme, presso il torrente Cedron; luogo veneratissimo sin dall’antichità più remota dalla comunità cristiana gerosolomitana. Nessuno si sognerebbe mai di costruire una chiesa su un wadi (letto di un corso d’acqua) del torrente Cedron, se non ci fosse stata una tradizione assai risalente circa l’esistenza di tale tomba.

Abbiamo la testimonianza, anche questa assai risalente, intorno alla reliquia della c.d. Sacra Cintola, conservata nel duomo di Prato. Si tratta di una striscia in lana di capra, broccata in filo d’oro. Secondo la Tradizione, questa cintola sarebbe stata consegnata dalla Vergine, a prova della sua Assunzione, a S. Tommaso apostolo, il quale prima di partire per le Indie l’avrebbe affidata ad un sacerdote cristiano, e, quindi, di mano in mano, sarebbe giunta nelle mani del mercante pratese Michele da Prato, il quale, trovandosi a Gerusalemme nel 1141, la ebbe in dote per il matrimonio della figlia Maria dalla famiglia del sacerdote che la ebbe, per secoli, in custodia e che era stata consegnata da S. Tommaso. E dalle mani di questo mercante, alla fine, sarebbe giunta a Prato.

Ludovico Buti,
Madonna dà la Cintola a san Tommaso,
1588-90, Museo di Palazzo Pretorio, Prato
Ma abbiamo conferme del dogma da parte di Maria?

La risposta è affermativa. Anzi, qui la conferma precedette la proclamazione del dogma e rafforzò l’intento del pontefice del tempio, il venerabile Pio XII, nell’affermazione solenne di questa verità.

Ci riferiamo alle apparizioni – sebbene non formalmente riconosciute dalla Chiesa – della Madonna all’ex evangelico Bruno Cornacchiola, insieme ai suoi tre figlioli, alle Tre Fontane, a Roma. Nella prima apparizione, quella del 12 aprile 1947, la Madonna, presentandosi a Bruno come la “Vergine della Rivelazione”, gli attestò «[…] Il mio Corpo non marcì, né poteva marcire, Mio Figlio e gli Angeli mi vennero a prendere al momento del mio trapasso […]». In un interrogatorio da parte del tribunale ecclesiastico del Vicariato, il piccolo Gianfranco, uno dei figli del Cornacchiola, – all’epoca di appena quattro anni – così si esprimeva, come ricorda un giudice di quel collegio: «“Di’ un po’: ma com’era quella statua là?”. Dice: “Ma, no, macché! Era de ciccia!”. Un’ espressione così meravigliosa per dire: “Ma che statua! Era proprio di carne ed ossa!”. Questa definizione vuol dire che è autentica apparizione» (v. qui). In un certo qual modo, con quelle parole Pio XII vide confermata dal Cielo la sua richiesta, rivolta all’intero episcopato, del maggio 1946, con la lettera enciclica Deiparae Virginis Mariae, di sapere cosa ne pensasse della proclamazione del IV dogma mariano (per l’esattezza se ritenessero tale verità definibile e se, col loro clero e popolo, ne desideravano la definizione), che comunque ebbe risposta positiva dal 98% dell’episcopato mondiale (soltanto 22 vescovi espressero perplessità sull’opportunità di siffatta definizione e solo 6 vescovi manifestarono dubbi circa la possibilità della definizione come verità rivelata).

Come se non bastasse, papa Pacelli, alla vigilia della proclamazione dogmatica, fu confortato dal c.d. miracolo del sole, del quale già abbiamo parlato in anni precedenti (v. qui).

Per cui, anche per il dogma dell’Assunzione abbiamo la conferma dal Cielo, così com’è stato per le altre verità mariane.


Augustinus


Risplende la Regina in ori di Ofir ....
Madonna Assunta, Vorno, Capannori (LU)

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