Nella festa della Madonna del Rosario, rilanciamo questo testo.
Offriamo in traduzione italiana
il breve “Monet Apostolus” a mezzo del quale, il 1°
aprile 1573, papa Gregorio XIII Boncompagni istituiva la Solennità del
Santissimo Rosario di Maria.
GREGORIUS PP. XIII
Ad perpetuam rei memoriam
L’Apostolo ci
ammonisce a render grazie di ogni cosa e le storie delle Sacre Scritture ci
istruiscono sulla necessità di celebrare con solenni festività annuali gli
insigni benefici di Dio, perché a Lui dal quale furono ricevuti siano rese le
dovute grazie, e i fedeli, che li ricevettero, si ricordino di essi e siano
sempre più infiammati nel culto divino.
La qualcosa, quantunque sia stata ordinata in molte occasione, massimamente lo
fu invero quando il Dio dei nostri padri con mano forte liberò il suo popolo
dalla schiavitù d’Egitto.
E
anche noi ogni giorno riceviamo da Dio Ottimo Massimo benefici non minori. Tra
questi è da annoverare quello singolarissimo concessoci dalla di Lui ineffabile
clemenza lo scorso anno, quando il sette d’ottobre, non lontano dal golfo di
Corinto, la flotta dei Turchi, grandemente superiore e imbaldanzita dalle
vittorie del passato, fu sconfitta e fracassata dalla flotta dei Cristiani, per
la virtù del Signore Iddio degli eserciti che con essi combatteva. Che grazie a
questa vittoria, tutto il popolo cristiano sia stato miracolosamente strappato
alle fauci del tiranno turco, nessuno lo può negare; e Noi, volendo obbedire al
comando dell’Apostolo e seguire gli esempi dei Santi Padri, abbiamo deciso di
istituire la memoria annuale di questo insignissimo beneficio.
Poiché le preci offerte a Dio ascendo al suo cospetto più gradite quanto più
son degni gli intercessori e ove siano presentate con qualche pio modo di
pregare; memori che il beato Domenico, Fondatore dell’Ordine dei Predicatori,
quando la Francia e l’Italia erano oppresse da perniciose eresie, ha istituito,
al fine di placare l’ira di Dio e implorare l’intercessione della beatissima
Vergine, quel piissimo modo di pregare che si chiama Rosario o Salterio della
beatissima Vergine; e considerando che in quello stesso giorno sette d’ottobre
(che in quell’anno era la prima domenica del mese) in tutto il mondo le
Confraternite militanti sotto il titolo del Rosario, giusta le loro costituzioni
e consuetudini, in processione elevassero a Dio devote preci, le quali – è da
credere piamente – per l’intercessione della beatissima Vergine abbiano grande
profittato alla vittoria ottenuta; Noi abbiamo stimato sarebbe stato giusto
istituire una solenne festa sotto il titolo del Rosario da celebrarsi ogni anno
la prima domenica d’Ottobre, per conservare la memoria di questa vittoria senza
alcun dubbio concessa da Dio, e render grazie a Dio e alla beatissima Vergine.
Pertanto,
motu proprio e nella pienezza dell’apostolica potestà, a lode di Dio, di nostro
Signor Gesù Cristo e della sua gloriosa Vergine Madre, a tenore delle presenti,
stabiliamo che in futuro ogni prima domenica d’ottobre, in tutto il mondo, in
quelle chiese dove sia presente l’altare o la cappella del Rosario, si celebri
con rito doppio maggiore e si santifichi la Solennità del Rosario. Nello stesso
giorno si reciti l’ufficio della beatissima Vergine con le nove lezioni.
Dato a Roma, presso San Pietro, sotto l’anello del pescatore, il primo d’aprile dell’anno del Signore 1573, primo del Nostro pontificato.
Fonte: Radiospada, 7.10.2023
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